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Riforma Sport, approvata la legge in Senato

6 agosto 2019 | 18:47
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Riforma Sport, approvata la legge in Senato

154 voti favorevoli, 54 contrari e 52 astenuti. La legge è approvata in via definitiva. E ora come si muoverà il Coni ? Cosa dirà il Cio ?

Il Faro on line – E’ stato un calvario sin da questa mattina. Un batti e ribatti tra il Cio e il Governo Italiano. E poco fa l’ulteriore sviluppo. E’ stata allora approvata la legge di riforma sullo sport.

Dal Governo la difesa del testo di legge

Il Senato ha dato il suo benestare su un testo in cui la maggioranza ha fortemente creduto: “Non capiamo tutto questo interesse nei confronti di questa legge, da parte del Cio”. Lo ha detto il capogruppo della Lega in Parlamento Massimiliano Romeo. Lui stesso ha letto in aula i passi del testo di legge incriminati dal Cio e ha indicato nuovamente la bontà dell’intervento del Governo che non va a ledere l’autonomia del Coni, che si fa garante degli interventi del Governo stesso.

La lettera del Cio. Cosa indica precisamente. Si sottolinea il mantenimento dell’autonomia dello sport italiano

E’ proprio su questo tema che il Cio, nella lettera inviata questa mattina al presidente del Coni Giovanni Malagò, ha sottolineato perplessità e preoccupazione: “Saremmo grati se lei, nel suo ruolo di presidente del Coni ma anche nel suo ruolo di Membro Cio che rappresenta il Cio in Italia – ha indicato un passo del messaggio scritto da James MacLeod, uno degli esponenti del Cio che cura i rapporti con i Comitati Olimpici Mondiali – potesse portare queste serie preoccupazioni all’attenzione urgente delle più alte autorità di Governo e lavorare insieme con loro per perfezionare le disposizioni in questione del Disegno di Legge e renderle completamente compatibili con i principi fondamentali e con le Regole che governano il Movimento Olimpico, prima che il testo definitivo sia presentato alle autorità competenti per l’approvazione. Oltre alle misure e alle sanzioni previste in caso di violazione della Carta Olimpica, il Comitato Esecutivo del Cio può adottare le decisioni più appropriate per la protezione del Movimento Olimpico nel paese di un Noc, compresa la sospensione o il ritiro del riconoscimento di tale Noc se la costituzione, la legge o altre norme in vigore nella nazione in questione, o qualsiasi atto da parte di organi di governo o altri organismi, sia di ostacolo all’attività o alla libera espressione del Noc stesso“.

Il Cio difende la Carta Olimpica. E protegge il Coni, come da sua missione

Il Comitato Olimpico Internazionale chiede che il Governo non interferisca direttamente nella gestione del  Coni sullo sport nazionale. Specificamente il Cio ha ingrandito la lente sul riordino del Coni stesso e della disciplina di settore. Nella Carta Olimpica viene sottolineato il principio fondamentaledi autonomia responsabile del Comitati Olimpici Nazionali e delle Federazioni Sportive Nazionali. Secondo un documento firmato alle Nazioni Unite nel 2014, lo sport deve mantenere una propria autonomia dalla politica nazionale di ciascun paese. Deve avere una specie di governo a sé in sostanza. Stato di cose che secondo il Cio garantirebbe la promozione dei suoi importanti valori. Il Cio stesso sottolinea anche la propria missione è quella di difendere l’indipendenza e l’autonomia del Movimento Olimpico, tutto. Inclusi i Comitati Olimpici Nazionali.

Cosa succederà in vista di Tokyo 2020 ? E come andranno le Olimpiadi di Milano e Cortina nel 2026 ?

Fonti del Coni fanno sapere che sono a rischio le Olimpiadi di Tokyo 2020 e l’Italia potrebbe non partecipare con una propria bandiera tricolore in Giappone. Già a Rio 2016 l’India e il Kuwait sfilarono alla cerimonia di apertura e gareggiarono con atleti indipendenti e sotto il vessillo olimpico.. E MilanoCortina2026 ? Si lancia un occhio preoccupato anche nei confronti dell’evento a Cinque Cerchi. Anch’esso probabilmente a rischio. Tutta la maggioranza e un pezzo dell’opposizione, nei colori di Fratelli d’Italia (che ha precisato di aver inserito degli emendamenti di richiesta di armonizzazione tra la legge del Governo e quanto indicato dalla Carta Olimpica) si sono subito mossi in difesa del testo di legge.

La lettera del Cio. I punti del testo di legge incriminati. Le Deleghe al Governo

Sono sei i punti presi di mira dal Cio, che potrebbe togliere il riconoscimento olimpico al Coni, in protezione di tutto il movimento italiano. Sono le deleghe al Governo che hanno innescato la miccia. Quelle per il riordino del Coni. Altre qualificate come riordino e riforma. Quest’ultime andrebbero esercitate entro 12 mesi dall’approvazione e dall’entrata in vigore della legge.