Sinistra Italiana: “Raccolta firme Ostia Comune? Non servono i localismi”

6 agosto 2019 | 09:25
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Sinistra Italiana: “Raccolta firme Ostia Comune? Non servono i localismi”

Possanzini: “Il futuro è una riforma complessiva di tutta l’area metropolitana di Roma e non certo la parcellizzazione del territorio“.

Ostia X Municipio – “Il viaggio inizia con un primo passo “incerto”. E’ una raccolta firme ? si, forse no. Bho” – così in una nota stampa Marco Possanzini segreterio di Sinistra Italiana X Municipio sulla raccolta firme per Ostia Comune.
“E’ iniziata la raccolta firme per Ostia Comune ma in realtà non è una raccolta firme per chiedere l’indizione del Referendum bensì la sottoscrizione di una dichiarazione di disponibilità da parte degli elettori a farsi parte attiva verso quell’ obiettivo, cosa ben diversa quindi da quanto detto nei mesi scorsi.
Ci stupisce però che per sostenere questa petizione siano stati chiesti i documenti di identità ai cittadini, una operazione necessaria quando si raccolgono firme per leggi di iniziativa popolare e che deve essere coadiuvata obbligatoriamente da un certificatore per le firme stesse.
Al netto di questa “tecnicalità”, la proposta articolata dal comitato promotore non solo non ci convince assolutamente ma tenta, con alcune palesi contraddizioni, di guardare ad un passato non più riproponibile.
Innanzitutto sul sistema di trasporto integrato ci si è “dimenticati” di fare l’esempio del Comune di Fiumicino dove i residenti per risparmiare soldi sono costretti a prendere il treno, per raggiungere Roma, dalla fermata di Fiera di Roma (Fascia A) invece che attestarsi a Parco Leonardo (Fascia B), cioè la fermata precedente.
I cittadini di Fiumicino si stanno mobilitando da mesi su questo tema. C’è poi il tema degli aventi diritto al voto che per il comitato promotore, semplificando, sono soltanto i residenti di Ostia e Ostia Antica.
A nostro giudizio una follia in quanto dovranno esprimersi tutti i residenti del Municipio X se non addirittura tutti i residenti di Roma Capitale, visto che i romani perderebbero amministrativamente e interamente il mare, ma su questo, quando si costituiranno i comitati per il NO ad Ostia Comune, ragioneremo ampiamente anche in termini legali e se necessario procederemo agli eventuali ricorsi.
C’è poi il tema del mare e delle spiagge, inglobate interamente fino a Torvaianica nel perimetro ipotetico del Comune autonomo, altrimenti dovevano essere revocate quasi il 50% delle concessioni esistenti, ma su cui non si spende mezza parola: Chissà perchè.
Il nostro territorio ha bisogno di integrarsi sempre di piu’ piuttosto che scindersi perorando cause autonomistiche che finirebbero per nutrire i soliti interessi particolari di qualche potentato locale che già sta pregustando il banchetto. Per valorizzare, tutelare, proteggere e promuovere il nostro Municipio, favorendone un riscatto importante di tutto il territorio, ci vuole ben altro rispetto ad una deriva autonomistica di un pezzo di territorio, quello piu’ ricco di risorse fra l’altro.
Non possiamo perdere la possibilita’ di essere promotori e parte attiva di un grande processo di modernizzazione di tutta la citta’ di Roma e della sua immensa periferia. Vogliamo impegnarci per costruire soluzioni moderne capaci di tener conto della complessita’ del nostro Municipio e dell’integrazione di quest’ultimo con il tessuto di tutta l’area metropolitana di Roma Capitale.
L’efficacia della macchina amministrativa, la qualita’ della mobilita’ pubblica cosi’ come di tutti i servizi, passa per l’integrazione del nostro territorio nell’area vasta di Roma e non per la secessione da quest’ultima. Su questo ci batteremo e per questo ci attiveremo, con tutte le forze e quelle realtà attive che condividono con noi la necessità di costruire tutti insieme una idea moderna di gestione della città rivolta soprattutto alle fasce più deboli della società e le parti di territorio più abbandonate”.