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Governo, la Lega: “Voto unica alternativa, la parola torni agli italiani”

8 agosto 2019 | 16:11
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Governo, la Lega: “Voto unica alternativa, la parola torni agli italiani”

Stamani Conte da Mattarella, ma non si era parlato di crisi di governo o di dimissioni. Il M5S: “Incomprensibile, il Carroccia chiarisca”

Roma – Alta tensione nel governo. In una nota, la Lega afferma che “l’Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise”. E aggiunge: “Inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani”.

“Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli italiani con nuove elezioni. C’è la consapevolezza e la presa d’atto che – prosegue la nota – dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione. Mai chiesto né chiederemo poltrone, lontani da qualsiasi ipotesi di rimpasto di governo”.

La Lega smentisce però indiscrezioni, secondo cui Matteo Salvini avrebbe chiesto le dimissioni del premier Giuseppe Conte o starebbe valutando l’ipotesi di ritirare la delegazione dei suoi ministri dal governo.

Arriva la replica di M5s, sempre con un comunicato: “La nota della Lega è incomprensibile – afferma il Movimento -. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari”.

Dopo la giornata di ieri che ha visto ha bocciatura al Senato della mozione Cinquestelle contro la Tav, oggi il premier, Giuseppe Conte, e i due vicepremier hanno annullato tutti gli impegni previsti in agenda.

Di Maio ha visto questa mattina i capigruppo M5S Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli a Palazzo Chigi. Mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha lasciato la sede del governo per recarsi al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro è durato circa un’ora. Il premier, che si è mostrato sorridente, non ha risposto alle domande dei cronisti che gli chiedevano conferma del suo incontro al Colle. Secondo quanto si apprende, è stato fatto il punto della situazione. Non si è quindi parlato di apertura di crisi e tanto meno di dimissioni del premier.

“I giochini di palazzo non ci sono mai piaciuti e questo dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi. Siamo andati al governo non per chiederle, ma per tagliarle. E lo abbiamo messo nero su bianco nel contratto, insieme alla Lega”: scrive su Facebook il leader M5s Luigi Di Maio.

“Leggiamo dai giornali di possibili crisi di governo – rilevano fonti di governo del M5s -. Il Movimento è al lavoro come ogni giorno per il Paese e dunque lo è anche il capo politico, Luigi Di Maio. Chiunque oggi aprisse una crisi di governo, l’8 agosto, si assumerebbe la responsabilità di riportare in Italia un governo tecnico. Sarebbe folle”.

“Non andare avanti significa tradire il mandato” che mi hanno dato i cittadini, che è quello di “ridurre i pedaggi e aumentare la sicurezza”: ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli nel corso di una conferenza stampa al ministero. A chi gli chiedeva quanto tempo avesse per completare i suoi obiettivi, Toninelli ha risposto: “Non voglio parlare di altro se non di concessionarie autostradali e sicurezza”.

“Per noi si va avanti, c’è un contratto di governo – ha affermato il viceministro all’Economia, Laura Castelli -. Abbiamo battaglie molto importanti ancora da fare soprattutto di lungo respiro perché questa è la politica del M5S per la sostenibilità dei cittadini e delle imprese. Sulla riduzione delle tasse c’è una manovra alle porte molto corposa che abbiamo tutta l’intenzione di portare avanti. Ai giornalisti piace parlare di spaccatura. E’ la politica che dialoga, che ha i toni e quello che state vedendo”.

(fonte Ansa)