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Miasmi all’ex Enaoli, il Sindaco: “Per ora solo soluzioni ‘tampone’, ma in provincia serve un centro di compostaggio pubblico”

11 agosto 2019 | 14:00
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Miasmi all’ex Enaoli, il Sindaco: “Per ora solo soluzioni ‘tampone’, ma in provincia serve un centro di compostaggio pubblico”

Il Noe ha certificato che i miasmi al centro dell’ex Enaoli non sono legate alle criticità strutturali riscontrate l’anno scorso.

Formia – Ogni anno la stessa storia: ad agosto l’aria nei pressi dell’ecocentro dell’ex Enaoli è irrespirabile, con i residenti che vengono svegliati dall’odore dei miasmi anche nel cuore della notte.

Ma a cosa sono dovuti questi cattivi odori? A spiegarlo, ieri mattina, durante una conferenza stampa nella sala Sicurezza del Comune, c’erano il sindaco di Formia, Paola Villa e l’assessore all’ambiente, Orlando Giovannone, che subito hanno chiarito: irregolarità? No. Al contrario, proprio nei giorni scorsi, in città è tornato, a un anno di distanza, il Noe – Nucleo operativo ecologico -, che ha certificato come tutto sia stato messo a norma, risolvendo, quindi, le criticità strutturali che erano state riscontrate.

Non irregolarità, quindi, ha chiarito il Sindaco, in una sala gremita anche di tanti residenti della zona limitrofa al centro, e nemmeno di costi – Formia paga, per lo smaltimento, 200 euro a tonnellata –  ma un problema di quantitativo di organico prodotto e di capienza dei centri di raccolta e smaltimento dello stesso, strapieni in questo periodo dell’anno, e che, quindi, ritardano lo svuotamento dei cassonetti – su 100/150 tonnellate se ne riescono, quindi, in media, a smaltire circa la metà.

Così il Primo cittadino specifica: “Quelle che stiamo mettendo in campo ora, sono soluzioni tampone. L’unica soluzione, a lungo termine, è dire basta alla sudditanza ai privati e dare vita a un centro di compostaggio pubblico per la provincia di Latina, attraverso il supporto economico della Regione.”

La creazione di suddetto centro, secondo il Sindaco, avrebbe il merito non solo di risolvere il problema dello smaltimento, ma creerebbe nuovi posti di lavoro, migliorerebbe la qualità ambientale e darebbe anche il compost.

Nel frattempo, dato che, anche nel caso in cui si riuscisse davvero ad avere l’ok per il nuovo centro, i tempi non sarebbero comunque brevi – più di 200 giorni solo per ovviare la parte burocratica – il Sindaco si sta muovendo per ottenere il nulla osta che permetterebbe di far arrivare l’organico nel nuovo impianto – sempre privato – nato pochi giorni fa in provincia di Viterbo (oltre, ovviamente, ai due impianti con cui il Comune ha già un regolare contratto).

A seguito, poi, di un sopralluogo dell’amministrazione stessa, i cassonetti con l’organico verranno ricoperti con teloni a completa tenuta, per evitare che diventino “mangiatoia” per animali – come i gabbiani -, che, poi, li trasportano anche in altre zone del piazzale o, addirittura, in aree limitrofe.

Altra soluzione tampone è quella concordata con la Formia Rifiuti zero: il sistema enzimatico per l’abbattimento degli odori, che, sottolinea il Sindaco, sarebbe sufficiente a risolvere la problematica se i cassonetti venissero svuotati ogni 24 ore.

Il Sindaco ha, poi, concluso affermando che ognuno deve fare la sua parte – incentivando, in questo senso, anche l’utilizzo delle compostiere domestiche – chiedendo assidue verifiche anche dagli Enti competenti, come il controllo analogo e la commissione ambiente, affinché quello dell’Enaoli sia sempre un centro pulito e ordinato.

(Il Faro on line)