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Ostia, pronto soccorso saturo e medici allo stremo: 217 accessi in 19 ore

12 agosto 2019 | 19:45
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Ostia, pronto soccorso saturo e medici allo stremo: 217 accessi in 19 ore

Esplosione di accessi al pronto soccorso del Grassi che come numero di pazienti nel Lazio è secondo solo al Policlinico Casilino e surclassa Latina

Ostia – Medici allo stremo delle forze al pronto soccorso del Grassi che in questo primo giorno della settimana di Ferragosto in fatto di numero di accessi nel Lazio è secondo solo al Policlinico Casilino. L’ospedale di Ostia batte persino quello di Latina, provincia turistico-balneare di primario livello con il Circeo, Sabaudia e Sperlonga.

Sono ben 217 i malati che nelle prime 19 ore di oggi, lunedì 12 agosto, si sono presentati al Pronto soccorso del Grassi. Un numero inferiore solo al Policlinico Casilino (269) ma di molto superiore al Santa Maria di Goretti di Latina (192), al Sant’Eugenio (191), all’Oftalmico (183), al Polclinico Gemelli (179), al Sandro Pertini (166) e al San Camillo (125). Tutti in stato d’urgenza e necessità? Certamente no: i codici verdi al Grassi abbondano e persino gli accessi in ambulanza (52) sono in larga parte non urgenti nè gravi. Solo il 30% dei trasportati con il 118 Ares è stato ricoverato.

Che succede, dunque? Il sospetto è che con l’inizio della settimana di Ferragosto sia diventato piuttosto difficile trovare il medico di famiglia reperibile. Magari i sostituti scelti dal titolare dello studio, non riscuotono la stessa fiducia da parte dei pazienti che preferiscono rivolgersi al pronto soccorso. Ingolfando il servizio e mettendo a dura prova l’operato degli operatori della Medicina d’urgenza provati da ferie e limitazioni varie.

Nonostante il superlavoro, i risultati delle prestazioni offerte al pronto soccorso del Grassi sono più che accettabili: il tempo medio di attesa per i codici verdi non supera le tre ore e la presenza di pazienti in attesa di essere dimessi o ricoverati è di 57 unità, dato questo che colloca il Grassi solo al decimo posto nella lista “nera” regionale.