L'intervista

Tiromancino in tour sul litorale romano, Zampaglione: “Qui c’è un pezzo della mia vita”

19 agosto 2019 | 21:18
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Tiromancino in tour sul litorale romano, Zampaglione: “Qui c’è un pezzo della mia vita”

Il frontman della band romana: “Dopo il tour una piccola pausa per riorganizzare le idee. Poi torno a scrivere canzoni”

Roma – I ricordi di infanzia che si trasformano in musica. E’ questo il senso della tappa sul litorale del “Fino a Qui summer tour 2019“ dei Tiromancino, fondati da Federico Zampaglione nel 1989. In trentanni di carriera, ricchi di dischi e riconoscimenti, la band romana ha emozionato giovani e meno giovani, riscuotendo successi in ogni dove.

E dopo Senigallia, Roma, Pavia e Cattolica, i Tiromancino arrivano sul litorale romano. Un posto particolare soprattutto per Federico Zampaglione, che raggiungiamo al telefono proprio mentre è in viaggio per Santa Marinella, dove terrà il concerto nella suggestiva cornice del Castello di Santa Severa. Un luogo magico, con il quale il frontam dei Tiromancino ha un rapporto particolare: “Qui ho trascorso parecchie estati da bambino e ho molti amici da queste parti. E’ un pezzo di vita. Per me è una data molto importante”.

Federico Zampaglione (voce e chitarra), Antonio Marcucci (chitarra elettrica), Francesco “Ciccio” Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria e percussioni), Fabio Verdini (pianoforte e tastiere) e Fabrizio Mandolini (sassofono), saranno accompagnati dall’Ensemble Symphony Orchestra.

Tra le orchestre sinfoniche più importanti a livello europeo, l’ensemble ha collaborato tra gli altri con Sting, Kylie Minogue, Robbie Williams, Sam Smith e Luis Bacalov: “E’ un tour che ci sta dando grandi soddisfazioni. Al pubblico proponiamo il meglio della nostra produzione, sia del passato ma anche del presente. Saranno due ore di musica”. Tra i brani più attesi, il nuovo singolo, “Vento del Sud”, una canzone costruita su calde e ritmate atmosfere tropicali.

“Non ho mai avuto un momento particolare della mia vita che abbia segnato la mia vena compositiva – racconta Zampaglione -. Ho sempre scritto e messo in musica quello che mi succedeva, le esperienze di vita vissute… Penso che in questi anni sono riuscito a tirare fuori con una certa continuità canzoni che molte persone amano e che passano continuamente in radio e dunque hanno lasciato un segno. Sono molto felice di questo“.

Tra gli artisti del passato che più hanno influenzato la musica dei Tiromancino, Zampaglione cita Califano e Lucio Dalla, ma anche cantanti dei giorni nostri come i Thegiornalisti: “Sono dei grandi amici con i quali ci sono state anche delle collaborazioni e grazie alle quali ho imparato molto”.

In trent’anni di musica, i Tiromancino hanno collaborato con tanti cantanti. Un esempio ne è l’ultimo disco, che racchiude diversi duetti: “E’ stato un piacere cantare con Jovanotti, i Negramaro, ma anche Elisa o Biagio Antonacci. Suonare con loro le mie canzoni è stata una grande emozione”.

Ma se si guarda indietro, Federico nota molti cambiamenti nel mondo della musica: “Quando abbiamo cominciato era completamente diverso. C’erano altri canali e altri punti di riferimento. Credo sarebbe un po’ strano fare un paragone tra la musica di ieri e quella di oggi. E’ proprio cambiata la realtà della musica. Ma non solo: dall’intrattenimento al modo di vivere tutti i giorni. Ora si fa tutto online”.

“Anche i giovani, oramai, ascoltano la musica su internet. Si è persa l’abitudine di ascoltare un album intero. La tendenza di oggi è quella di ascoltare le playlist che però contengono diversi artisti”.

E dopo il tour? Nei programmi futuri di Zampaglione c’è una piccola – e meritata – pausa: “Devo fermarmi e riorganizzare bene le idee. In questi anni sono uscite tante canzoni e ho bisogno di metabolizzarle. Tanti concerti e tanti brani in poco tempo… mi serve un po’ di riposo. Poi, con calma, torno a imbracciare la chitarra e mi metto a scrivere. Ma senza fretta“.

“I tempi di oggi non me lo permetterebbero: si fa tutto di corsa, siamo tutti frenetici. Sembra quasi che correre sia l’unico modo per andare avanti. Io, invece, resto dell’idea che le cose che si fanno hanno bisogno del giusto tempo. Se si vuole portare al pubblico musica di qualità serve tempo per ragionarci – conclude Zampaglione -. Se invece si va sull’usa e getta, cosa che io non ho mai fatto e mai farò, allora lì si può fare tutto con una sola mano. Ma al mio pubblico darò solo musica di qualità“.

(Il Faro online)