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Formia ConTe: “No alla chiusura dei Ppi di Gaeta e Minturno, il nostro pronto soccorso già al collasso”

27 agosto 2019 | 15:00
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Formia ConTe: “No alla chiusura dei Ppi di Gaeta e Minturno, il nostro pronto soccorso già al collasso”

Formia ConTe: “Per evitare la chiusura, basterebbe la stessa struttura organizzativa, facendo, però, dei correttivi, ad esempio la presenza del PPI h24 nel periodo estivo.”

Formia – “È da più di un anno, ormai, che si parla di chiusura del Ppi di Gaeta e Minturno, ora occorrerebbe trovare soluzioni idonee per salvaguardare i presidi del territorio! Bisognerebbe fare una proposta che tuteli la salute dei residenti e che garantisca un primo soccorso ai turisti che scelgono tutti i comuni del golfo di Gaeta per le loro vacanze.

Se, dal 2010, i PPI avevano la funzione di decongestionare il ricorso da parte dei cittadini di affollare il pronto soccorso di Formia, ora – fanno sapere da “Formia ConTe” – , non si capisce perché si vogliono chiudere definitivamente!

Questo vuol dire in termini numerici che, più di 20mila accessi all’anno presso i Punti di Primo Intervento del Golfo di Gaeta, andrebbero ad ingolfare il Pronto Soccorso di Formia. Da non sottovalutare – come già evidenziato nella conferenza dei capigruppo tenutasi ieri mattina – il problema della viabilità estiva, strade paralizzate, che non permettono di raggiungere l’ospedale di Formia.

Si assiste, infatti, inermi in mezzo al traffico ad una miriade di incidenti spesso gravi o mortali, con ambulanze e tutti gli altri mezzi di soccorso in indicibili difficoltà per rapidamente intervenire, vigili urbani e tutte le altre forze dell’ordine inchiodati nella morsa degli ingorghi.

Non è possibile considerare la chiusura dei PPI  con l’attuale situazione stradale che non consente la salvaguardia della salute! Per evitare la chiusura – prosegue la nota – basterebbe la stessa struttura organizzativa, facendo, però, dei correttivi, ad esempio la presenza del PPI h 12 per tutto l’anno ed h24 soprattutto nel periodo estivo, da giugno a settembre, con presenza del medico abilitato alle emergenze e del personale ed operatori sanitari di supporto.

Come anche la radiologia com’era una volta in modo da offrire un buon primo soccorso, oppure un servizio di Telemedicina, il laboratorio analisi esiste già, con poco e nemmeno troppo costoso si evitava di soffocare Formia con codici verdi e bianchi che, invece, tranquillamente si potevano gestire nel PPI di Gaeta!

Nella fascia notturna della restante parte dell’anno, invece, con il medico di continuità assistenziale potrebbe essere garantito un servizio fondamentale h24 di assistenza primaria. In questo modo, si tutelerebbero i Punti di Primo Intervento di Gaeta e Minturno, perché, altrimenti, chiuderli significherebbe gravare soprattutto sul Pronto Soccorso dell’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia con i codici bianchi, verdi che, invece, potrebbero essere  trattati dai PPI.

Noi come gruppo “Formia Con Te” riteniamo che  la salute va salvaguardata e, se chiudono i Punti di Primo Intervento di Gaeta e Minturno, tutta l’utenza andrebbe a sovraccaricare il pronto soccorso del “Dono Svizzero”, già al collasso per carenza di personale, creando, inoltre, il rischio di trascurare tutti i codici rossi, che richiedono priorità d’intervento e maggiore urgenza.

Chiediamo di sospendere il provvedimento o modificare o, al massimo, rinviare ancora di un anno il Decreto Ministeriale 70 del 2015, in modo da decidere nell’ottica di piano aziendale che tenga conto del personale precario, nuovo personale, strumenti di diagnostica, e problemi strutturali adeguati alle necessità di oggi.

In caso di conferma delle scelte – conclude la nota – reputiamo necessario il potenziamento del personale a Formia, con adeguati interventi logistici per ampliare il Pronto Soccorso dell’Ospedale Dono Svizzero.”

(Il Faro on line)