In viaggio per un progetto di solidarietà con Farmacisti in aiuto

28 agosto 2019 | 08:04
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In viaggio per un progetto di solidarietà con Farmacisti in aiuto

Farmacisti in aiuto, un’associazione portata avanti da un nucleo saldo di volontari, e da tante persone che quando e come possono danno una mano

Decidere di aiutare gli altri non è mai un gesto semplice. A qualcuno viene più naturale, quasi non ne potesse fare a meno, per altri è frutto di un ragionamento più complesso. Fatto sta che aiutare gli altri, chi ci è vicino o tramite il sostegno a distanza, spesso cambia il modo in cui vediamo le cose. Come se qualcosa si fermasse per un attimo e ci costringesse ad interrompere la routine quotidiana.

“La nostra associazione, Farmacisti in aiuto, è portata avanti dai volontari; un nucleo saldo, ma anche tante persone che quando e come possono ci danno una mano per una iniziativa o un progetto o un periodo ed è sempre bellissimo poter coinvolgere nuove persone e creare nuove relazioni”.

Volontari che talvolta arrivano a Farmacisti in aiuto tramite persone che la conoscono o la sostengono, ma anche persone che si sono incuriosite “incontrando i volontari alle manifestazioni o raggiungendo le nostre pagine web e social”.

Tra i primi c’è Bruno, un farmacista che ha aderito ad una iniziativa promossa congiuntamente da FIA insieme ad una grande azienda per la sponsorizzazione del progetto “No Distance for care” legato alla tutela della salute per persone in particolare difficoltà economiche ed affette da patologie specifiche.

Tutto inizia a Milano, durante una riunione, quando a sorpresa incontra l’amico e collega Fabio Reposi, vicepresidente di Farmacisti in aiuto Onlus.

“Mi sento accarezzare la spalla, chissà, uno dei tanti amici, mi volto… Fabio Reposi! Un legame di affetto che la distanza e la vita di tutti i giorni non hanno incrinato. Ci abbracciamo, sono sorpreso, contento, cerco di capire” racconta stupito dott. Bruno.

“Sale sul palco con Tullio Dariol che nel frattempo ho conosciuto e insieme raccontano di un’attività in cui sono seriamente impegnati di aiuti, di coinvolgimento, cose belle e tristi allo stesso tempo. La Roche-Posay, l’azienda di dermocosmesi per la quale ho sempre avuto grande passione sarà partner nel sostenere, insieme ai farmacisti che lo vorranno, la loro associazione: Farmacisti in aiuto Onlus. Mi passo la mano sul cuore, batte sempre ancora forte per i valori. Io mi impegnerò fortemente” prosegue il farmacista.

Nell’ambito di questo progetto, una delegazione si è successivamente recata in India per “toccare con mano” i beneficiari del sostegno. Incontri emozionanti e carichi di pathos che dott. Bruno racconta così: “A casa porterò tre parole: Cuore, Occhi, Dignità.

Occhi intensi, luminosi, belli, pieni di vita, che ti aprono il cuore, che lo scavano dentro. Sguardi da non dimenticare mai, di una mamma che nel suo dolore guarda la sua piccola creatura soffrire, senza potersi rivolgere a nessuno se non ai nostri amici.
Occhi di un padre che guarda i suoi figli che senza aiuto non potranno studiare, che per sopravvivere deve assorbire tutta la disponibilità economica della famiglia, occhi di una moglie che guarda il povero marito immobilizzato a letto a causa di un destino crudele e prepara il cibo a terra. Niente cucina, i soldi servono per i medicinali. Occhi che sanno vedere più dei nostri dove si nasconde la bellezza. Sorrisi.

La dignità di uomini che lottano con la vita, che con sforzi atroci resistono per stare accanto alle loro persone care, di chi rinuncia a tutto pur di salvare un padre, un marito, un figlio.
La dignità di un uomo capace di rinunciare alle sue cure pur di avere la porta di un bagno difficilmente identificabile, oggi un lenzuolo legato come meglio si può che probabilmente non garantisce l’intimità per le figlie e per una moglie di una magrezza impressionante.

La dignità di chi ha bisogno di tanto, di tutto, ma non chiede nulla e accetta la sua condizione senza implorare pietà, offrendo il pochissimo che anche non ha, una tazza di tè, una spremuta di limone per dimostrarti gratitudine anche se non hai fatto ancora nulla.
La dignità di una piccola folla di persone che ti ringraziano per aver donato loro un piccolo poliambulatorio.

Sorrisi che ti riempiono di struggente commozione, di tanti bambini che vogliono farsi una foto con te, che ti accarezzano la mano, sorrisi che ti abbracciano accettando con gioia una penna, cingendoti il collo con fiori, sorrisi con le mani giunte, sorrisi per le piccole grandi gioie di un album da colorare che i nostri figli non guarderebbero, sorrisi mai rubati. Il sorriso di una ragazza malata, senza casa, senza cibo, senza medicinali, ma che sorride, saluta. Il sorriso della madre che può proteggerla solo con l’affetto, che può offrirle solo il suo calore”.
“Si torna a casa, la vita di tutti i giorni non ci travolgerà di nuovo, almeno stavolta” conclude.

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Per ulteriori informazioni sui progetti e sulle nostre attività, vi invitiamo a visitare il nostro sito web www.farmacistiinaiuto.org, la nostra pagina facebook FarmacistiinaiutoOnlus, la nostra pagina sul Quotidiano online “Il Faro”, a scrivere una email a segreteria@farmacistiinaiuto.org o contattare la nostra segreteria al numero 346-4360567

(Il Faro online)