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Flumen Festival a Fiumicino, intervista a Franco Mussida – VIDEO

30 agosto 2019 | 18:49
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Flumen Festival a Fiumicino, intervista a Franco Mussida – VIDEO

L’artista: “La musica? Un linguaggio che non ha bisogno di spiegazioni”

Fiumicino – Non solo musica, ma anche ecologia e nonviolenza. I temi del primo Flumen Festival, in corso a Fiumicino in questi giorni, sono gli argomenti al centro dell‘intervista a Franco Mussida, chitarrista, compositore e cantante italiano, celebre per essere un virtuoso dello strumento nonché membro fondatore della Premiata Forneria Marconi.

Ha firmato molti dei loro più grandi successi, tra cui “Impressioni di settembre” e, nell’ambito dell’arrangiamento e della produzione, molti dei brani di Fabrizio De André rivisti dalla PFM.

Mussida, una vita votata alla musica

Impara a suonare la chitarra da solo a 9 anni, di nascosto, copiando i gesti del padre appassionato di musica. Scoperto, viene mandato dai genitori in una scuola privata dove studia chitarra classica per 5 anni. Nel frattempo perfeziona da autodidatta la sua tecnica sulla chitarra elettrica e i suoi tanti linguaggi.

Completata nel 1961 l’allora scuola dell’obbligo (medie a orientamento industriale), all’età di soli 14 anni fa la sua prima tournée europea per le comunità italiane all’estero in un gruppo dal nome “Tutto per i Ragazzi”. A 30 anni, quando è già un musicista affermato, riprende privatamente gli studi perfezionandosi nella chitarra classica.

Nel 1967 fa parte dei Grifoni di Gian Pieretti e Ricky Gianco, che poi cambierà nome in “Quelli”. Il loro primo vero successo fu “La Bambolina”, versione italiana di un noto brano di Michel Polnareff.

Dopo aver svolto il servizio militare in Marina nel biennio 1968-69 ritorna nel gruppo. Nel contempo svolge il lavoro di turnista, partecipando alle registrazioni di decine di dischi per i più grandi artisti e gruppi dell’epoca, tra cui Fabrizio De André (“La Buona Novella”), Lucio Battisti (“Mi ritorni in mente”, “Emozioni”, “Il tempo di morire” e la celeberrima “La canzone del sole”), Paolo Conte (“Bartali”), Francesco Guccini (“L’isola non trovata”) e tanti altri.

In quell’anno, con i compagni di molte sessioni di registrazione Di Cioccio, Premoli e Piazza, dà vita ad un altro progetto, i “Krel”, che si ispiravano alla musica dei Vanilla Fudge. Nel 1971 dalla stessa formazione (con l’aggiunta di Mauro Pagani) nasce la Premiata Forneria Marconi.

Con la PFM iniziano a farsi conoscere vincendo il primo premio al Festival di Avanguardia e Nuove tendenze di Viareggio con La carrozza di Hans, brano scritto da Mussida divenuto uno dei loro più grandi successi. A completare il primo 45 giri ci sarà Impressioni di settembre, da lui composto nel settembre del 1971, poi rivestito dal testo di Mogol-Pagani.

Fino al 1986 (anno in cui i componenti prenderanno temporaneamente altre strade) e poi di nuovo dal 1996 ad oggi, Mussida contribuirà alla maggior parte del repertorio della formazione con altri successi quali “È festa”, “River of Life” (con testo di Pete Sinfield), “Dolcissima Maria”, “Chocolate Kings”, “Peninsula”, “QT8”, “Ulisse”, “Ore”, “Non Guardarmi” (dall’opera rock “Dracula”), “Il sogno di Leonardo”.

A tali brani, contenuti in una produzione che raggiunge la ventina di dischi per un totale di oltre 5 milioni di copie vendute in tutto il mondo, si affiancheranno celebri improvvisazioni chitarristiche live come “Altaloma” in Live in USA, in “Amico Fragile” nell’album con Fabrizio De Andrè, “Cyber Alpha” da Stati di Immaginazione e quello nell’esibizione sanremese della versione rivista dalla PFM del brano di Roberto Vecchioni “Chiamami ancora amore”, che successivamente vincerà il Festival.

Con la PFM, Mussida si esibirà nei maggiori templi della musica live mondiale (come ad esempio la Royal Albert Hall di Londra e il Madison Square Garden di New York) e al fianco dei più importanti gruppi del panorama musicale internazionale, quali Beach Boys, Emerson Lake & Palmer, ZZ Top, Carlos Santana, Ian Anderson dei Jethro Tull e molti altri.

Negli ultimi anni il percorso con la PFM si è orientato alla fusione e alla ricerca, con progetti quali: Serendipity (prodotto da Corrado Rustici e realizzato con la collaborazione di artisti quali Fernanda Pivano, Franco Battiato e Daniele Silvestri), Dracula – Opera rock per la produzione di David Zard, Stati di Immaginazione (il primo progetto interamente strumentale), AD2010 La Buona Novella (rilettura con nuovi arrangiamenti del concept album di un giovane Fabrizio De André) e nel 2011 PFM In Classic, nella quale il gruppo propone brani sinfonici classici (tra i quali alcuni di Mozart, Dvořák, Mahler, Saint-Saëns) anche inserendo composizioni originali che dialogano con la partitura e l’orchestrazione originaria.

Il 14 marzo 2015 annuncia l’uscita dalla PFM per dedicarsi a tempo pieno al CPM Music Institute, al progetto CO2 sviluppato in collaborazione con la SIAE e alle sue sculture e installazioni d’arte. L’ultimo concerto con la formazione è avvenuto il 29 aprile 2015 presso il Teatro Olimpico di Roma.

È autore di progetti musicali legati al teatro e al mondo delle arti concrete (pittura e scultura) nonché scultore egli stesso dei Padelloni. È inoltre un ricercatore nell’ambito della pedagogia artistica e della comunicazione musicale.

(Il Faro online)