Papa Francesco bloccato in ascensore, liberato dai Vigili del Fuoco

1 settembre 2019 | 13:20
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L’Angelus inizia in ritardo e il Pontefice chiede perdono: “Scusatemi, sono rimasto bloccato in ascensore per 25 minuti”

Città del Vaticano – Un piccolo incidente ha ritardato di circa 10 minuti l’arrivo di Papa Francesco alla finestra del Palazzo apostolico per la recita dell’Angelus (leggi qui). Il Papa è rimasto chiuso in ascensore.

“Devo scusarmi per il ritardo, sono rimasto chiuso nell’ascensore 25 minuti, per un calo di tensione – ha detto Francesco rivolto ai fedeli in Piazza San Pietro – Sono venuti i Vigili del Fuoco e dopo 25 minuti l’ascensore è riuscito a ripartire. Ringrazio i Vigili del Fuoco. Facciamogli un applauso”.

E’ “l’ascensore privato” dei Papi, quello che oggi è rimasto bloccato. In Vaticano è chiamato “l’ascensoretto di Sisto V”, perchè vi si accede dall’omonimo cortile, uno dei più riservati di tutto il piccolo Stato. E arriva direttamente nell’appartamento papale, dove Bergoglio non ha deciso di abitare, ma che viene utilizzato la domenica e per altre occasioni ufficiali.

I Vigili del Fuoco in Vaticano

Il Corpo dei Vigili del Fuoco della Città del Vaticano esiste dai tempi dello stato Pontificio: era organizzato militarmente, armato, dotato di mezzi antincendio, con eleganti uniformi come attestano le incisioni e gli acquerelli, databili intorno all’anno 1820, conservati negli Archivi vaticani e nella Biblioteca nazionale. Agli inizi del ‘900 un servizio di Guardia del Fuoco operava nei Sacri Palazzi Apostolici.

Nel 1941, sotto il Pontificato di Pio XII, fu istituito il Nucleo dei Vigili del Fuoco, quando la situazione bellica suggerì di costituire un gruppo operativo bene organizzato, addestrato e dotato di efficaci mezzi di pronto intervento nella Città del Vaticano e nelle zone extraterritoriali. La caserma del Nucleo trovò sede in locali appositamente allestiti nei Palazzi Vaticani con ingresso dal Cortile del Belvedere, dove si trova attualmente il Corpo.

I Vigili (attualmente l’organico è composto da 30 persone – dati luglio 2018 – diretti da un Ufficiale Coordinatore) oltre ai compiti specifici degli interventi per l’estinzione del fuoco, esplicano attività di pronto intervento e di prevenzione a tutela delle persone e dei beni. E’ l’organismo che ha, per compiti istituzionali, “la tutela della vita umana, e la salvaguardia dei beni e dell’ambiente dai danni e dai pericoli causati – non solo dagli incendi – ma anche da altre situazioni accidentali o dolose, provvedendo in maniera diretta e con la necessaria, conveniente immediatezza”.

Come quella avvenuta oggi con l’ascensore del Papa. Provvedono, inoltre, al controllo delle attrezzature antincendio collocate nella Città del Vaticano e in alcune zone extraterritoriali. Svolgono altresì compiti di protezione civile in collaborazione con la Gendarmeria.

“Data l’enorme importanza religiosa, nonché storico-artistica, dello Stato della Città del Vaticano, autentico scrigno di tesori considerati patrimonio dell’intera umanità, e anche di preziosissimi documenti cartacei di fondamentale rilevanza custoditi nell’Archivio Segreto e nella Biblioteca Apostolica, il Corpo dei Vigili del Fuoco ha una grande e delicata responsabilità nelle attività di prevenzione e di controllo. Proprio per questo, data la peculiare attività e la conoscenza degli allarmi e di tutti i dispositivi di sicurezza, il personale deve essere tecnicamente preparato, anche mediante continui corsi di aggiornamento”, spiega il sito del Corpo.

Innumerevoli sono gli interventi assicurati giornalmente dai Vigili del Fuoco: controlli e manutenzione dei mezzi e delle apparecchiature antincendio, soccorso a seguito di infortuni, dissesti statici, allagamenti, incidenti stradali, rimozioni di autovetture, e tutte le situazioni di comune pericolo, più o meno gravi, per persone e cose, come pure le diverse operazioni di supporto alle altre Direzioni del Governatorato (Servizi Tecnici, Servizi Generali, Musei Vaticani).

Uno speciale servizio antincendio viene svolto all’eliporto nei giardini vaticani in occasione di arrivi e partenze del Papa e di altre personalità. Per poter partecipare alle selezioni, negli arruolamenti nel Corpo dei Vigili del Fuoco dello Stato della Città del Vaticano, i candidati, oltre ai requisiti stabiliti dal Regolamento Generale per il Personale dello Stato della Città del Vaticano, devono essere, celibi; di sesso maschile e di età compresa tra i 21 anni compiuti ed i 25 anni da compiere.

Imprevisti papali

In questi sei anni di pontificato, Papa Bergoglio ha avuto diversi “incidenti”, sui quali ha poi sempre riso e scherzato. Dal vento che sferza piazza San Pietro facendogli volare zucchetto e mantellina durante le udienze generali del mercoledì o durante gli incontri all’aperto con i capi di stato, fino a piccole “scivolate” sul sagrato della basilica vaticana.

Nel corso dei suoi viaggi, diverse volte le telecamere lo hanno immortalato mentre perde l’equilibrio salendo le scalette dell’areo papale. Un po’ più di preoccupazione destò la caduta durante la messa a Czestochowa, in Polonia, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù del 2016.

Francesco mancò il gradino davanti all’altare cadendo a terra con in mano il turibolo, fortunatamente senza riportare conseguenze. “Più spavento che male“, scriveva in un tweet ‘I.Media’, l’agenzia in lingua francese specializzata sul Vaticano, che ha raccontato come il Pontefice sia scivolato ai piedi dell’altare, per poi rimettersi velocemente – e senza conseguenze – in piedi.

(Il Faro online)