Black out al “Dono svizzero” di Formia, è polemica sui disservizi causati agli utenti

5 settembre 2019 | 15:30
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Black out al “Dono svizzero” di Formia, è polemica sui disservizi causati agli utenti

La Asl: “Garantita l’alimentazione prevista alle apparecchiature elettromedicali critiche.” Il presidente della Commissione regionale sanità chiede ulteriori spiegazioni.

Formia – Sono circa le 10.20 di mattina, quando, nella giornata di ieri, all’ospedale “Dono Svizzero” di Formia si registra un black out, causando, almeno durante la prima ora, diversi disagi nei vari reparti.

La direzione sanitaria, intanto, mentre si attivava per far fronte all’emergenza, tramite una nota stampa ha fatto sapere: “Attualmente è in funzione l’alimentazione elettrica di emergenza che mantiene in attività continua tutti i servizi del presidio ospedaliero. Si precisa che i gruppi di continuità (UPS) hanno garantito l’alimentazione prevista alle apparecchiature elettromedicali critiche.

Sono quindi garantite tutte le attività indifferibili mentre le prestazioni di elezione, non urgenti, sono rinviate fino al ripristino della piena funzionalità degli impianti tecnici del Presidio Ospedaliero, la cui riparazione è attualmente in corso e dovrebbe concludersi nelle prossime ore.

E’ stato attivato un servizio aggiuntivo di ambulanze coordinato con il 118  per la gestione delle urgenze  sopraggiunte al Dono Svizzero e per garantire eventuali trasferimenti, al momento non necessari.”

Simeone: “Casati chiarisca sui disservizi causati agli utenti”

Intanto, sui possibili disservizi causati agli utenti è già scoppiata la polemica. A intervenire sul caso, infatti, è stato Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare, che, in una nota, ha fatto sapere: “In relazione al black-out verificatosi presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia, ho inviato una nota al direttore generale dell’Asl di Latina, Giorgio Casati, per chiedere spiegazioni dettagliate sui disservizi registrati a danno degli utenti.

In particolare ho chiesto informazioni urgenti sui generatori d’emergenza. A quanto risulta
il gruppo elettrogeno avrebbe funzionato a intermittenza, mentre, ancor più difettoso, sarebbe apparso quello secondario, riservato ai server.”

Simeone chiede, quindi, necessariamente chiarezza sulla vicenda, poiché il cattivo funzionamento di tali generatori potrebbe provocare conseguenze negative per pazienti e operatori sanitari alle prese con interventi chirurgici.

Ho inoltre avanzato al dottor Casati la richiesta di informazioni approfondite su ulteriori disagi registrati dopo il ripristino dell’energia elettrica, come la mancata connessione per il centro prelievi, come pure – conclude la nota -problemi per l’effettuazione degli esami diagnostici.”

(Il Faro on line)