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Gregorio Paltrinieri, il sogno è vincere a Tokyo : bis olimpico nei 1500 e oro nella 10 km

Comincia una nuova stagione per l’atleta delle Fiamme Oro. La passione per le acque libere lo porta fino alle Olimpiadi. E gli ori mondiali nei 1500 fanno la storia del nuoto

Il Faro on line – Sogna entrambe le medaglie d’oro Greg alle Olimpiadi. Si è innamorato in questi anni del nuoto di fondo. Probabilmente una strada naturale per chi come lui ha vinto due titoli mondiali nel mezzofondo dei 1500 metri stile.

E allora eccolo a sperimentare anche la 10 chilometri in mare aperto in vista della competizione a Cinque Cerchi del 2020. Una passione, una sfida. E ai recenti Mondiali di Gwangju ha fatto quello che voleva. In parte. Sognava gli ori. Sia nelle acque libere che nei 1500 stile libero. E’ arrivato sesto Paltrinieri nella baia estiva di Gwangju, ma con impegno. Per larga parte della gara, notte fitta in Italia e giorno nuovo già in Corea del Sud, il campione olimpico di Rio 2016 ha comandato su tutti. Poi negli ultimi chilometri ha ceduto il passo.

Niente podio iridato per la gara che aspettava da tanto. Ma ha strappato il pass per le Olimpiadi e il prossimo anno ci riproverà, per vincere l’oro della leggenda. Si è rifatto però due giorni dopo l’atleta azzurro. Nella staffetta mista di fondo eccolo salire sul secondo gradino mondiale. E a mordicchiare una medaglia d’argento importante e forse un po’ stretta. Ma c’è tempo per vincere.

Ha sperimentato già il caldo e l’acqua del Giappone Greg. Lo scorso 11 agosto, nel Preolimpico di una gara della 5 chilometri in acque libere l’atleta delle Fiamme Oro ha assaggiato il clima nipponico rovente, preparandosi a partecipare il prossimo anno alla competizione a Cinque Cerchi. Secondo, con un buon tempo e con tante belle sensazioni assaporate e riportate a casa. Importanti sempre per un atleta che scende in gara, per fare il meglio. E lui lo fa sempre. Punterà all’oro a Tokyo 2020. E sarebbe il primo nella storia del nuoto italiano a prendersi una medaglia del primo posto anche nel fondo, dopo averlo fatto nei 1500 nella indimenticabile Olimpiade brasiliana.

Una distanza a lui congeniale, quella dei 1500. Fatta su misura per l’atleta cremisi. La nuotata della tenacia, della pazienza, della determinazione. Della strategia di gara. Per arrivare in forma e primo, all’ultima piastra da toccare. Per ben 9 volte sui 1500 in vasca lunga e corta ha vinto. Mondiali ed Europei.

Si è preso un bronzo inaspettato in Corea del Sud Greg. E pure lì è stato primo fino alla fine, quasi. Poi la stanchezza e il fiato hanno frenato il campione azzurro. Ma il podio c’è stato nei 1500 stile. Ha dovuto cedere lo stretto mondiale, ma sogna una rivincita in questa gara ed è sempre bicampione mondiale 2015 e 2017. E quale migliore occasione delle Olimpiadi Estive di Tokyo 2020 per farsi tornare il sorriso in questa distanza ? E lui lì ci andrà da campione in carica nei 1500. infatti a Rio Greg è diventato il Mito. Il dio del mezzofondo olimpico e italiano. Di sempre.

E dove conserverà Greg tutte le sue 51 medaglie internazionali e nazionali ? Sicuramente in un luogo speciale. Speciale come quel suo nuoto che ha fatto la storia. A brillare e prima tutti gli allori, c’è lei, la medaglia d’oro di Rio 2016. E poi ecco quelle mondiali. 8 in totale. 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi in vasca lunga. Ma non solo. Anche nelle competizioni invernali iridate Greg è sempre il migliore. 4 gli allori. Un oro e tre argenti. Agli Europei estivi Paltrinieri ha conquistato 5 ori, 2 argenti e un bronzo. Mentre nella rassegna continentale in vasca corta ha collezionato 2 ori e un argento.

Detiene il record europeo nei 1500 stile in vasca lunga e ha in tasca il primato mondiale in quella corta. 3 gli ori mondiali nei 1500. Uno in vasca corta e due in vasca lunga. Nel 2015 a Kazan tutto l’universo del nuoto del mezzofondo si è inchinato al mito nascente, già esistente Greg. Al talento sportivo, allenato e plasmato dall’altro mito del nuoto. Nel mondo dei coach azzurri è Stefano Morini il più bravo. L’allenatore toscano allena e fa crescere il suo pupillo al Centro Federale Fin di Ostia Lido, insieme agli altri grandi. Gabriele Detti e Domenico Acerenza. Oro sulla distanza e in vasca lunga allora quell’estate del 2015 in Russia. La consacrazione mondiale. Ma non solo. Si è replicato a Budapest due anni dopo Paltrinieri. E tutti a scrivere: “Bicampione mondiale nei 1500 stile”. Conquiste che mai svaniranno. Tempi e bracciate che hanno segnato la sua strada di nuotatore, che vuole ancora crescere e vincere per stupire ancora. Lo ha fatto anche a Gwangju il campione azzurro. Un oro mondiale negli 800 metri ha segnato un passo in più nella leggenda del nuoto mondiale.

Sono già cominciati gli allenamenti della nuova stagione e sempre sotto le direttive di Coach Morini, ad Ostia come a Livigno. In riva al mare come in altura il respiro deve essere sperimentato per rafforzare la resistenza. E Greg si prepara ad affrontare una stagione impegnativa che sfocerà a Tokyo 2020. Il sogno è il doppio oro nei 1500 stile e il primo posto nella 10 chilometri. Destinazione leggenda.