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Vincenzo Boni: “Al Mondiale darò il 101%. Sogno la Paralimpiade di Tokyo”

6 settembre 2019 | 06:05
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Vincenzo Boni: “Al Mondiale darò il 101%. Sogno la Paralimpiade di Tokyo”
Vincenzo Boni: “Al Mondiale darò il 101%. Sogno la Paralimpiade di Tokyo”
Vincenzo Boni: “Al Mondiale darò il 101%. Sogno la Paralimpiade di Tokyo”
Vincenzo Boni: “Al Mondiale darò il 101%. Sogno la Paralimpiade di Tokyo”
Vincenzo Boni: “Al Mondiale darò il 101%. Sogno la Paralimpiade di Tokyo”
Vincenzo Boni: “Al Mondiale darò il 101%. Sogno la Paralimpiade di Tokyo”

Importante il Mondiale che sta per cominciare. Da lunedì le gare. In palio i pass per Tokyo 2020. L’atleta delle Fiamme Oro porterà il Tricolore. La Scortechini sogna di partecipare alla sua prima Paralimpiade

Il Faro on line – Parte bene l’avventura mondiale per Vincenzo Boni. Non ha mai vinto l’oro iridato in competizione e a Londra il sogno sarà quello di prendersi la grande gioia sportiva della sua vita. Farà il Portabandiera. Un ruolo che porta fortuna. E da lunedì tutti in vasca i 22 azzurri che questa mattina partiranno per Londra.

Comincia l’avventura mondiale dopo tanti giorni di allenamento. Pazienza, tenacia e fatica. E sotto il sole di Ostia e nei collegiali al Polo Natatorio, sono cresciuti i sogni di una Nazionale di nuoto paralimpico che vorrà macinare più medaglie rispetto a quelle vinte a Città del Messico. 38 due anni fa. E già numerose. L’obiettivo questa volta sarà quello di scalare la cima della classifica a squadre. E tornare a casa dal 16 settembre con un bottino maggiore e prendersi Tokyo 2020.

E allora Vincenzo farà l’Alfiere alla cerimonia di apertura e con grande orgoglio. E durante la conferenza stampa di presentazione del Mondiale azzurro, avvenuta ieri mattina presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico, il vicecampione mondiale dei 50 metri dorso ha accolto con gioia una notizia che ancora non sapeva: “Per me è un onore. La nostra Nazionale è una grande famiglia, non ci sentiamo soltanto atleti ma anche figli”. Una bella sorpresa che mette una grande carica nel cuore. Arrivano emozionate allora le parole di un ragazzo che in carriera ha vinto già 16 medaglie internazionali. E per lui Londra 2019 sarà il Mondiale numero 3. E forse l’ultimo ? Probabilmente no. Ha 31 anni Boni e vuole ancora nuotare per inseguire quell’innamoramento che lo ha preso per mano tanti anni fa, quando ha iniziato a praticare il nuoto. Aveva sei anni Vincenzo. Affetto dalla sindrome di Charcot MarieTooth (neuropatia motorio-sensitiva ereditaria) che colpisce il sistema periferico centrale.  Da allora non ha più smesso il bronzo paralimpico di Rio 2016 nei 50 dorso. E anche insieme ai suoi 21 compagni di Nazionale vorrà partecipare ad un Mondiale importante per la qualifica paralimpica: “A Londra darò il 101 per cento in acqua – ha sottolineato Vincenzo in conferenza stampa – questo Mondiale è importantissimo, mette in palio anche dei posti per Tokyo 2020”.

Eh si. Un affascinante obiettivo in palio. Oltre il Mondiale e le gare impegnative che si svolgeranno dal 9 al 15 settembre in terra britannica e al London Aquatics Centre, dove nel 2012 si svolse la Paralimpiade più bella della storia, ecco le Paralimpiadi di Tokyo 2020. Potrebbero essere le seconde per Boni. E importanti per vincere ancora. Per l’Italia e per le Fiamme Oro. Ma non solo Vincenzo vorrà portarsi a casa le medaglie iridate. Anche Alessia Scortechini sogna un Mondiale da urlo. Anche lei presente in conferenza stampa al Cip per presentare a stampa e tifosi una competizione dove l’Italia parte carica destinazione podio : “Daremo il massimo tutti insieme a Londra”. Lo sottolinea Alessia. Sarà il suo secondo Mondiale, dopo quello trionfante di Città del Messico nel 2017. Tra le 38 medaglie anche le sue a brillare in bacheca. 2 ori. Una doppietta eccezionale. Ha accettato se stessa e la sua disabilità alla mano, grazie al nuoto. Il  grande amore della sua vita. E nel delfino stupisce sempre. Anche un secondo posto per lei in Messico, insieme a due record europei collezionati e sei primati italiani. E’ una grande tifosa della Lazio e fa l’impiegata presso uno studio dentistico. Tutti a tifare anche per lei allora, i suoi colleghi e anche i suoi compagni del Circolo Canottieri Aniene: “Anche se il nuoto è uno sport individuale – spiega la Scortechini in conferenza – per noi il gruppo è importantissimo: ci aiutiamo a vicenda, diamo sempre il massimo”. La forza del gruppo è fondamentale allora anche in Nazionale e l’Italia è una grande famiglia che vorrà esplodere di gioia oltre Manica.

Saranno 651 gli atleti partecipanti con le 81 nazioni. Tutte a Londra e al London Aquatic Centre per conquistare medaglie e pass paralimpici. E’ pronta la Nazionale azzurra di nuoto paralimpico. E’ pronto  Vincenzo, come lo è anche Alessia. Due ragazzi, due campioni e due sognatori. E per il cuore di un atleta tutto è possibile, oltre le barriere.

PALMARES DI VINCENZO BONI

2015 Mondiali di Glasgow un argento e due bronzi

2016 Europei un oro tre argenti e un bronzo

Rio 2016 un bronzo

2017 Mondiali un argento e tre bronzi

2018 Europei tre ori

Categoria S3

Record Italiani

50 m dorso – 50 m stile libero – 200 metri stile libero

100 metri dorso

100 metri stili libero

Record Mondiali

100 metri stile libero vasca corta

50 metri dorso in vasca corta

50 metri stile libero vasca corta

100 metri dorso vasca corta

PALMARES DI ALESSIA SCORTECHINI

2 ori mondiali e un argento. 2 bronzi.

Due record europei e sei italiani

Foto PIETRO RIZZATO/FINP