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Nettuno, Rizzo e Carandente: “La politica non scappi dalle proprie responsabilità”

11 settembre 2019 | 07:21
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Nettuno, Rizzo e Carandente: “La politica non scappi dalle proprie responsabilità”

Il Movimento 5 Stelle prende posizione in merito alla frattura emersa nella maggioranza.

Nettuno – “Apprendiamo che l’attuale maggioranza che sostiene Alessandro Coppola, formata già da una moltitudine di partiti e liste, stia traballando” – così in una nota i consiglieri comunali Mauro Rizzo e Carandente Luigi.

“Ebbene, non ci sorprende. Il Movimento 5 Stelle è stato il primo e l’unico a far emergere con forza tale spaccatura già dallo scorso consiglio Comunale, quando alle parole del nostro portavoce Luigi Carandente, il quale per l’appunto faceva presente l’esistenza di una palese e chiara frattura interna alla maggioranza, fu risposto invece che la maggioranza era unica e finanche granitica.

Un dato evidentemente lontano dal vero. Un dato, questo della spaccatura, per altro sostenuto dall’assenza di un componente della commissione Affari Generali il quale ne ha causato difatti la mancanza del numero legale.

Come Movimento 5 Stelle ci muoveremo per tutelare in primis gli interessi dei cittadini, i quali non possono più né attendere né inseguire logiche interne che non hanno minimante a cuore l’interesse collettivo e il miglioramento della qualità della vita di tutti noi nettunesi.

Politica vuol dire “realizzare”, significa amministrare per tutelare le fasce più deboli, significa avere il coraggio di compiere scelte rivoluzionarie per salvaguardare il nostro mare, il nostro ambiente; per rilanciare il nostro turismo, per far sì che i giovani nettunesi non si vedano costretti ad abbandonare il loro paese natale per realizzarsi. Politica vuol dire “fare”, e da quello che apprendiamo oggi dai giornali, di politica non c’è nulla.

Non entriamo nel merito dei motivi per i quali dei consiglieri vogliano sfiduciare un assessore. Per noi si tratta di storia già vissuta, e non intendiamo addentrarci nei dettagli della giurisprudenza, la quale chiaramente attribuisce a consiglieri democraticamente eletti la sovranità politica rispetto alle nomine, le quali per loro stessa natura posso essere revocate in qualunque momento.

Ma resta il dato di una palese assenza di responsabilità amministrativa. Un dato che non possiamo accettare.
La politica non scappi dalle proprie responsabilità”.