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Grazie al fondo di solidarietà di Farmacisti in aiuto, il cuore di Jamal continua a battere

Tullio Dariol: "Un caso che ci è stato segnalato tramite la Farmacia Comunale di Aranova dove lavora il nostro vicepresidente dott. Fabio Reposi"

Fiumicino – Questa storia inizia il 27 giugno 2018 data di nascita del piccolo Jamal in Ciad. La mamma Samìa si accorge che qualche cosa non va perché contrariamente agli altri quattro figli Jamal non emette possenti vagiti ma solo un debole pianto. I medici le confermano che il bimbo ha un problema al cuore e le consigliano di andare in Egitto dove la cardiologia è più avanzata.

Una storia fatta di viaggi, lunghe ospedalizzazioni e tante preoccupazioni, a cui però si aggiungono tanto affetto e solidarietà da parte della famiglia di origine prima e della comunità di Aranova e di Farmacisti in aiuto che hanno sostenuto questa famiglia nella seconda parte della storia.

“Abbiamo ascoltato con una stretta al cuore la difficile storia di Jamal e della sua famiglia – racconta Tullio Dariol, presidente di Farmacisti in aiuto. Ne siamo venuti a conoscenza tramite una delle nostre farmacie di riferimento, la Farmacia Comunale di Aranova dove lavora il nostro vicepresidente dott. Fabio Reposi. Ci siamo subito attivati per contribuire in qualche modo attraverso il fondo di solidarietà che, come ho avuto modo di raccontare diverse volte, offre un aiuto per fare la spesa, sostenere spese scolastiche o mediche a persone che vivono nel nostro territorio in un momento di difficoltà”.

Ma come è finito Jamal, dal Ciad fino in Italia?

A raccontarlo è una delle volontarie che per prime ha teso la mano a mamma Samìa e al suo piccino: “Passato un pò di tempo da quella ‘famigerata’ visita, necessario per organizzarsi, Samìa porta il suo bambino in Egitto, con l’aiuto economico di amici e conoscenti, dove però i medici le comunicano che loro non possono fare nulla e Jamal è destinato a non raggiungere il suo primo anno di vita.

Torna a casa con la morte nel cuore ma non vuole accettare questo destino per il suo bambino. Suo cugino medico che si è laureato in Italia, sottopone il caso all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù il quale si assume le spese sanitarie e il 24 dicembre 2018 madre e figlio entrano in ospedale”.

Alla nascita pesava 3 kg all’arrivo in ospedale a 6 mesi di vita pesava 4,5 kg. L’operazione viene effettuata con successo, ma deve rimanere in terapia intensiva per diverse settimane nelle quali Samìa ogni giorno prende i mezzi pubblici da Aranova, dove è ospite di una connazionale e raggiunge il Gianicolo dove resta tutte le sere fino a tardi vicino al figlio.

Purtroppo, si rende necessaria una seconda operazione e Jamal ha veramente rischiato di non farcela. Ma Dio ha ascoltato le preghiere di Samìa e piano piano, dopo 4 mesi di ospedale, Jamal ha potuto andare a Aranova, a casa con la mamma. Alla dimissione aveva raggiunto i 6 kg di peso.

Le spese però sono state tante e mamma Samìa, ancora una volta, si è trovata costretta a chiedere aiuto. Entra a far parte del circuito delle famiglie sostenute con il fondo di soldiarietà, ricevendo tra le altre cose, latte in polvere e le medicine che necessitavano per il piccolo.

Come sta Jamal oggi? “Con un prestito bancario richiesto dal papà e con l’aiuto di persone di buon cuore della nostra comunità, è stata fatta una colletta per acquistare il biglietto aereo per tornare a casa in Ciad e ricongiungere questa famiglia” spiega il dott. Fabio Reposi.
Il prossimo anno Jamal dovrà ritornare al Bambino Gesù per essere sottoposto a controlli cardiologici.

“Ringraziamo infinitamente tutte le persone che ci sostengono e che permettono di alimentare questo fondo di solidarietà che, dalla sua attivazione, è stato un bene prezioso per tante famiglie in difficoltà. Speriamo che possa diventare sempre più uno strumento di mutuo aiuto per sostenere persone della nostra comunità che potrebbero essere i nostri vicini di casa” –  conclude il presidente di Farmacisti in aiuto.

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