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Anzio, aggressione razzista: bastonate a nigeriano. Due fermati di 17 e 18 anni

22 settembre 2019 | 00:20
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Anzio, aggressione razzista: bastonate a nigeriano. Due fermati di 17 e 18 anni

Nigeriano di 24 anni inseguito e bastonato senza motivo da due italiani. Un arresto e una denuncia

Anzio – Hanno visto passare un nigeriano sotto le loro finestre e sono scesi per aggredirlo. Lo hanno insultato e preso a pugni ma il 24enne è riuscito a fuggire. I due, non contenti, dopo aver preso due bastoni in casa, lo hanno inseguito e raggiunto nelle vicinanze della stazione di Anzio.

L’odioso episodio ha avuto l’epilogo nel parcheggio La Piccola dove i giivani aggressori hanno cominciato a prenderlo a bastonate. Erano le 14.00 di ieri, sabato 21 settembre, e a quell’ora c’erano poche persone in circolazione. Gli aggressori, un 17enne e un 18enne, però, sono stati visti correre con i bastoni in pugno da due carabinieri in borghese che hanno avvisato i colleghi in servizio. I militari della stazione di Anzio e dell’Aliquota operativa della compagnia di Anzio li hanno sorpresi proprio mentre prendevano a bastonate il ragazzo nigeriano.

Il 18enne è stato così arrestato mentre il minorenne è stato denunciato. L’accusa per entrambi è di lesioni personali aggravate dalla discriminazione razziale in concorso.

Il nigeriano aggredito ha avuto sette giorni di prognosi e ha riportato una ferita alla testa e una contusione alla spalla. I due aggressori abitano nello stesso stabile mentre il nigeriano aggredito è domiciliato nel centro di accoglienza Don Orione di Anzio.

«Bisogna alzare il livello di attenzione su quanto sta accadendo in queste settimane. Un’altra aggressione razzista, questa volta ai danni di un ragazzo nigeriano, a cui va tutta la solidarietà e vicinanza della Comunità Ebraica di Roma. Se pensiamo che le parole ed i gesti nostalgici del ventennio non abbiano effetti, questa è la dimostrazione che purtroppo non è così». La presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, commenta così l’aggressione  di Anzio. «Sono proprio le istituzioni a dover dare l’esempio – prosegue – Penso che potrebbe essere un segnale importante riparare al torto di qualche mese fa quando venne negata una benemerenza a Adele Di Consiglio. Oggi conferirle questo riconoscimento sarebbe un bel messaggio per tutta la cittadinanza».