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Fiumicino, minacce e offese per l’installazione di un’antenna di telefonia

24 settembre 2019 | 22:10
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Fiumicino, minacce e offese per l’installazione di un’antenna di telefonia

Sale la tensione nella zona di via Castagnevizza per un’antenna-ripetitore

Fiumicino – Ormai siamo alle minacce. “La pagherai cara, preparati, infame”, sono le scritte apparse contro l’uomo che ha fatto un accordo oneroso con una compagnia telefonica per l’installazione di un’antenna ripetitore all’interno di un terreno in via Castagnevizza.

La situazione sta sfuggendo di mano, con decine di post offensivi, di accuse, di paure. E lui, Sandro Brasili, ha utilizzato i social per difendersi… e attaccare.

“Uno esasperato dall’Ici – ha scritto pubblicamente su facebook – dopo 15anni di prestiti ecc. per pagare affitta un pezzetto di terreno perché è l’unica attività che il Comune consente su quel terreno; tiene conto delle abitazioni, quindi la fa collocare nel punto più lontano da tutte le abitazioni, nonostante i gestori volessero metterla ad una distanza minima.

In zona ci vivo pure io – scrive – e l’antenna ce l’ho più vicino di chi reclama; quindi se cerano rischi reali non l’avrei permesso, ma le distanze sono più del doppio del consentito, quindi nessun rischio reale… E poi se non la lasciavo mettere io l’avrebbero messa dal vicino!”

In tanti sono intervenuti, chi per dare solidarietà all’uomo, chi per criticare la scelta (c’è anche chi ha proposto una petizione per bloccare l’installazione), chi per cercare spiegazioni.
Va detto che a Fiumicino esistono già altri ripetitori, dunque questo non sarebbe che un altro punto di trasmissione, e non il primo.

Ciò che in tanti criticano è il fatto che dall’affitto del terreno ne ricaverà dei soldi; ma qui si entra in un ginepraio di considerazione, ed è difficile vedere con chiarezza il confine tra la preoccupazione e l’invidia. C’è poi il discorso – sollevato da tanti – che un po’ tutti abbiamo il cellulare e vogliamo il segnale perfetto, che però si ottiene solo installando i ripetitori”.

Sul tema è intervenuto anche il presidente del Comitato spontaneo Isola Sacra, Fabrizio Pagliuca: “L’esasperazione a cui fa riferimento riguarda cartelle Ici/Imu relative a terreni sottoposti a vincolo, non si può costruire, dunque quello è alla fine uno dei pochi utilizzi permessi”.

Prima che la situazione degeneri, sarebbe bene che qualcuno dal Comune si facesse sentire pubblicamente, prendesse posizione, rispetto alla pericolosità, rispetto alle distanze. Proprio oggi la Lega ha annunciato una question time sul caso (leggi qui), ma al di là degli schieramenti politici, è l’allarme sociale che va contenuto. Prima che la situazione degeneri.