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Microplastiche in mare, da Ponza arriva l’allarme per il Mediterraneo

25 settembre 2019 | 14:30
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Microplastiche in mare, da Ponza arriva l’allarme per il Mediterraneo

Il dato arriva dal “laboratorio galleggiante” Progetto Mediterranea, dopo 6 anni di navigazione nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Atlantico.

Ponza – Microplastiche in mare: è allarme per il Mediterraneo. Il dato arriva dal “laboratorio galleggiante” Progetto Mediterranea, dopo 6 anni di navigazione nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Atlantico.

L’appello a monitorare e salvaguardare i nostri mari è arrivato lunedì, a Ponza, in occasione dell’evento “Prima-Med”, promosso dal Comune di Ponza dalla Rete Italiana  per il Dialogo Euro-Mediterraneo, dall’associazione Prospettive Mediterranee e dal Segretariato italiano di Prima (il partenariato per la ricerca e l’innovazione nel Mediterraneo) nell’ambito delle attività di disseminazione del Festival Cerealia.

L’osservazione diretta dello stato delle coste non solo ha evidenziato come, le microplastiche, siano state ritrovate, poi, in frammenti più grandi nella pancia dei pesci, ma ha anche evidenziato grandi quantità di spazzatura sui fondali marini, principalmente nelle aree dove le correnti formano vortici o sacche di ristagno.

E, ancora, nel mare delle isole Egadi, Mediterranea ha riscontrato la presenza di un’alga tropicale, divenuta ormai endemica nelle zone costiere italiane.

Non solo. Nelle piccole quantità di acqua di mare prelevate, in cui erano presenti i microorganismi planctonici – cartinatornasole dello stato del mare – l’equipaggio di Mediterranea ha frequentemente riscontrato la presenza di minutissimi frammenti di plastica.

Salvaguardare il nostro mare, quindi, non può più essere un’obiettivo rinviabile. Bisogna invertire quanto prima la rotta.

In foto: La barca a vela “Mediterranea”

(Il Faro on line)