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Porto turistico di Fiumicino, si riapre… il libro dei sogni. Ecco chi c’è dietro

25 settembre 2019 | 06:30
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Porto turistico di Fiumicino, si riapre… il libro dei sogni. Ecco chi c’è dietro
Porto turistico di Fiumicino, si riapre… il libro dei sogni. Ecco chi c’è dietro
Porto turistico di Fiumicino, si riapre… il libro dei sogni. Ecco chi c’è dietro
Porto turistico di Fiumicino, si riapre… il libro dei sogni. Ecco chi c’è dietro

Depositato a luglio 2019 lo Studio di fattibilità per riprendere i lavori lasciati in sospeso al Porto turistico di Fiumicino. Pubblichiamo tutti i documenti

Fiumicino – Il Porto turistico di Fiumicino potrebbe – il condizionale è d’obbligo – tornare ad essere protagonista del futuro di Fiumicino. A luglio 2019 infatti, appena un paio di mesi fa, è stato formalizzato in 114 pagine dalla Royal Caribbean Cruises, secondo gruppo crocieristico a livello mondiale, con uno studio di fattibilità per la costruzione della struttura portuale. La variante al progetto iniziale è stata presentata al ministero dell’Ambiente da Invitalia (clicca qui per accedere all’intera mole di documentazione).

L’obiettivo di Royal Caribbean Cruises è di acquisire la concessione e introdurre la funzione di crociera nel porto, riducendo, pur mantenendola prevalente, la funzione originaria di navigazione da diporto in conformità alla legge vigente.

D’altra parte il Mediterraneo è la seconda regione al mondo per il traffico crocieristico e l’Italia è la prima destinazione crocieristica in Europa. Con quasi 7.500 km di costa, l’Italia si propone come una destinazione unica per varietà di attrazioni turistiche, cultura, siti archeologici, città storiche, bellezze naturali, esperienze gastronomiche ed innumerevoli opportunità turistiche.

In questo scenario si gioca la partita del posizionamento strategico e competitivo per gli “Home Port” (porti di imbarco-sbarco) per i prossimi decenni dove, in presenza di una destinazione di rilevanza mondiale quale è Roma e il Lazio, e di infrastrutture aeroportuali e logistiche certamente adeguate.

In questo contesto Royal Caribbean Cruises ha identificato nel porto di Isola Sacra l’opportunità di sviluppare un proprio “hub” in Italia per un accosto per le proprie ammiraglie, nel centro del Mediterraneo come punto strategico per le partenze sia verso il Mediterraneo Occidentale sia verso il Mediterraneo Orientale che andrebbe ad integrare, per l’evoluzione dei propri traffici previsti, l’attuale capacità del porto di Civitavecchia.

Royal Caribbean Cruises, dunque, sta valutando la possibilità di acquisire Iniziative Portuali (IP), la società proprietaria dei diritti di concessione per costruire e gestire il porto turistico di Porto della Concordia e il progetto di sviluppo immobiliare con l’inserimento della nuova funzione di turismo crocieristico (o alternativamente di acquisire il ramo di azienda con conseguente subentro nella concessione in essere).

La storia del Porto della Concordia

Le attività di costruzione del Porto sono state avviate nel 2010 e successivamente si sono interrotte dopo alcuni mesi.

Ad oggi risulta realizzata solo una parte della diga foranea e le aree di progetto versano in un generale stato di degrado.

Il costo del nuovo progetto di Porto turistico a Fiumicino

“La realizzazione del nuovo porto di Isola Sacra – è scritto nel progetto – si configura come un’iniziativa imprenditoriale dove chi finanzia e realizza l’opera trasferisce le proprie specializzazioni nei servizi e nella gestione dell’impresa. Il Piano Economico e Finanziario di massima, che prevede un investimento di circa 350 milioni di Euro,

Il ritorno economico

L’analisi di impatto socio-economico condotta ha rilevato, infatti, una forte ricaduta sul territorio in termini di spesa: circa 157 milioni di euro derivanti da nautica e crocieristica, a cui si aggiungono tra i 5 e i 10 milioni di euro di fatturato della cantieristica. Tali risorse aggiuntive sul territorio porteranno ad un aumento dell’occupazione che interesserà un ampio ventaglio di settori del terziario anche ad alto valore aggiunto (servizi bancari, design, ma anche del comparto industriale)”.

La proposta di Royal Caribbean Cruises, oltre a rivedere la configurazione edilizia del progetto (pur mantenendo invariati i volumi autorizzati per il progetto originale), al fine di permettere la realizzazione delle opere connesse alla funzione crocieristica, prevede uno sviluppo ecosostenibile dell’area portuale nonché la realizzazione di aree verdi e di interventi di rinaturalizzazione, con conseguente miglioramento della qualità ambientale e paesistica di un’area degradata ed occupata dal cantiere di costruzione, ad oggi dal futuro incerto.

Il progetto Isola Sacra rappresenterebbe – secondo i proponenti – una valida occasione per sbloccare una situazione in stallo da anni che, oltre a rendere nullo il rendimento dello spazio, col passare del tempo provoca ulteriori danni legati all’abbandono e all’incuria.

La tipologia di ormeggi

La struttura offrirà un ormeggio stanziale e stagionale, servizi di cantieristica, di sorveglianza, di connessione in rete, di banchine attrezzate per l’accoglienza e l’assistenza al cliente tutto l’anno. La struttura si rivolge ad utenti di una tipologia di imbarcazione medio-alta. Infatti dei 700 posti barca previsti più di 570 saranno rivolti a imbarcazioni superiori ai 16 m e più di 30 a mega-yacht e superyacht con lunghezza fino a 110 m. La struttura si rivolgerà quindi ad un diportista con una forte propensione al consumo, con imbarcazioni che richiederanno personale di condotta e di camera qualificato.

Sono 4 le possibilità previste di layout tra le quali decidere

Le criticità

L’area del porto è ubicata a sud del Comune di Fiumicino all’interno della località Isola Sacra dove si è consolidata in questi ultimi anni la nuova espansione edilizia del centro abitato di Fiumicino. “Il tessuto edilizio – è scritto nella relazione – è fortemente disomogeneo con la presenza sia di una serie di nuclei edilizi già consolidati, sia di altri in via di consolidamento”.

Ed è questo forse l’unico aspetto del “libro dei sogni” che lascia qualche perplessità. Quello che la relazione chiama “tessuto edilizio disomogeneo” in parte è dovuto a un iniziale abusivismo, ma ciò che più conta è che oggi è diviso tra aree naturalistiche (come il Sic) e una serie di vincoli (esondazione, alluvione, Co2) che fino ad oggi hanno impedito nuove costruzione nella zona. In più, da ciò che si vede nel progetto, la struttura si andrebbe a posizionare nell’area di esondazione, all’interno del nuovo argine (che peraltro non risulta essere stato ancora collaudato ufficialmente).

L’accessibilità

Nella configurazione attuale l’accessibilità stradale al sito del futuro Terminal Crociere è affidata a tre percorsi su strade locali, che lo connettono alla viabilità regionale principale (SR296 della Scafa, denominata via dell’Aeroporto di Fiumicino), che a sua volta è connessa a nord con l’autostrada A91 Roma – Fiumicino ed a sud con le SP8 “via del Mare” ed 8bis “via Ostiense”.

Per consentire un’adeguata accessibilità stradale al porto nella configurazione di progetto, la proposta di Royal Caribbean include:  la realizzazione di una viabilità dedicata di accesso al porto, lungo le vie Monte Cadria e Costalunga in modo tale da non interferire con la viabilità urbana per l’accesso alla rete stradale di interesse regionale (SR296);  il contributo alla realizzazione di altri interventi in programma nel Comune, quali ad esempio lo svincolo a livelli sfalsati all’intersezione tra la SR296 Della Scafa (Via dell’Aeroporto di Fiumicino) e via Trincea delle Frasche. Tutto bello, a patto che – va aggiunto – le Istituzioni si sveglino rispetto ai problemi del viadotto di via dell’aeroporto e del Ponte della Scafa,

Il nuovo progetto di Porto Turistico rivede in maniera significativa la configurazione edilizia (pur mantenendo invariati i volumi autorizzati) e prevede uno sviluppo ecosostenibile dell’area portuale. Vedremo se si riuscirà a passare dai progetti ai cantieri, e poi alla realizzazione definitiva. E vedremo anche come si incastreranno, in questa prospettiva, i mille vincoli idrogeologici insistenti nell’area dell’Isola Sacra.

ECCO LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL NUOVO PROGETTO clicca per leggere il documento

Studio_Preliminare_Ambientale_PT Fiumicino

Studio fattibilità_PT Fiumicino