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Anzio, ecco i vincitori di “Shingle22j 2019”

26 settembre 2019 | 09:00
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Anzio, ecco i vincitori di “Shingle22j 2019”

I nomi di chi ha vinto i premi messi in palio della Biennale d’Arte Contemporanea

Anzio – Di seguito, tutti i vincitori dei premi messi in palio dalla Biennale d’Arte Contemporanea “Shingle22j” di Anzio e le menzioni speciali.

Il primo premio, di 4.000 € lordi, va a Nilde Mastrosimone con il video “Come caramelle”, perché è “l’analisi di un tema attuale perfettamente inserito in un contesto tecnico contemporaneo”.

Il secondo premio, di 2.000 € lordi, invece, va a Marta Valls  con “Alina’s Letter”, una fotografia e polimaterico, con la seguente motivazione: ” è un impeccabile equilibrio tra delicatezza espressiva e linguaggio poetico; una sovrapposizione a strati di materiali che, come l’immagine, si fanno verbo e memoria”.

Il terzo premio, di 1.000 € lordi, va, infine, a Paolo Garau con la scultura “Meditating on the infinite that is inside and outside me”, perché è “una meditazione infinita sui dubbi che consumano e ‘spezzano’ l’uomo moderno”.

La menzione speciale 00042 in questa VII edizione di Shingle22j, Biennale d’Arte Contemporanea, viene assegnata a Battistina Casula con l’opera “Gairo luogo che scorre”, un piccolo e caratteristico villaggio dalle pareti rosa e blu della Sardegna che ora non esiste più a causa dei massicci disboscamenti e delle alluvioni che si sono susseguite. L’opera diventa esempio e micro visione di uno scenario futuro, monito per un cambiamento necessario da parte di tutti noi.

La menzione Capo D’Anzio, invece, viene assegnata a Barbara Babiscia Fallini con l’opera “Megaptera”, perché il lavoro richiama l’acqua, sviluppo e sostentamento di ogni essere vivente, e in particolare del mare, dove la megattera fluttua in uno spazio bianco e asettico i cui piani possono esser scomposti al fin di render comprensibile la complessità della megattera.

La menzione speciale Città di Anzio, poi, viene assegnata a Marta Valls con l’opera “Alina’s Letter”, un lavoro dove il passato e il presente, una lettera e una foto antica rappresentano le radici e il legame con le persone. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, un ampio flusso di ebrei, provenienti da paesi dell’Europa centro-orientale, si riversò nella penisola italiana, alla ricerca di un rifugio temporaneo da cui ripartire e ricominciare a vivere.

La menzione Angelita di Anzio, in ricordo di una bambina scomparsa ad Anzio nei tempi dello sbarco, è conferita all’artista donna più giovane partecipante di questa VII edizione. Quest’anno il premio viene assegnato ad Adelisa Selimbasic con l’opera “Costrette a marito”.

La menzione Nerone, infine, viene assegnata a Andrea Saltini con l’opera “Me come alone to”, un lavoro che ha la pretesa di indagare il fragile equilibrio tra i rapporti interpersonali, una realtà che sembra essere piuttosto comune al giorno d’oggi e che caratterizza la nostra società: l’idea di “amore liquido”.