Roma, terrore in metro: pugnala al collo un vigilante, gli ruba la pistola e si spara

26 settembre 2019 | 20:19
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Roma, terrore in metro: pugnala al collo un vigilante, gli ruba la pistola e si spara

E’ successo nel tunnel della metro B alla stazione Tiburtina. Sul posto la polizia e il 118. Al momento la vicenda non è affidata all’antiterrorismo.

Roma – Terrore nella metropolitana della Capitale. Un ragazzo nordafricano ha accoltellato più volte al collo un vigilante, gli ha rubato la pistola e si è suicidato. E’ successo nel tunnel della metro B alla stazione Tiburtina, a Roma. Sul posto la polizia e il 118.

Il vigilante della società Urbe, che è stato soccorso e trasportato al policlinico Umberto I in codice rosso, è un 55enne impiegato nei servizi per le Ferrovie dello Stato. In relazione a quanto avvenuto è attesa nelle prossime ore a piazzale Clodio un’informativa della Digos.

Al momento la vicenda non è affidata all’antiterrorismo e i magistrati attendono la prima relazione delle forze dell’ordine per avere un quadro più chiaro dell’aggressione.

“Servizi come quello che stava svolgendo oggi il collega alla stazione della metro B Tiburtina dovrebbero essere svolti da guardie che abbiano uno specifico addestramento e protezioni. Quando è stato aggredito si trovava solo – afferma in una nota Vincenzo Del Vicario, segretario nazionale del Savip, sindacato autonomo vigilanza privata – Il servizio era stato disposto così? La Questura, che deve approvare i servizi, sapeva che il collega si trovava da solo a svolgere servizio? E la Polizia Ferroviaria, che questi servizi li sovrintende, era al corrente delle modalità del servizio? Dovrebbero essere almeno in due gli operatori impegnati in queste situazioni, similmente a quanto avviene per le forze di polizia in ambito ferroviario”.

Delle guardie giurate sembra non curarsi nessuno – conclude – né la Questura di Roma né il Ministero dell’Interno. Esistono, dunque, responsabilità dei delinquenti ma esistono anche quelle di chi, in condizioni di rischio, lascia che ci si mandi allo sbaraglio”.

(Il Faro online)