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Mondiali, la 4×400 maschile in finale e poi ? Ecco le Olimpiadi

5 ottobre 2019 | 20:34
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Mondiali, la 4×400 maschile in finale e poi ? Ecco le Olimpiadi

Prestazione eccellente di Re e compagni. Rettilineo finale in volata del primatista italiano dei 400 metri verso il terzo posto. Il prossimo anno si corre a Tokyo 2020

Doha – Una magia di Davide Re nel rettilineo conclusivo completa il lavoro compiuto dai compagni di staffetta, e lancia l’Italia nella finale mondiale della 4×400 (3:01.60 il crono azzurro).

Dal cilindro del ligure non escono conigli, ma l’accesso tra gli otto nella rassegna iridata e, a completamento, un viaggio a Tokyo valido per i Giochi olimpici 2020. Bottino pieno. Edoardo Scotti, Vladimir Aceti, Matteo Galvan e Davide Re riportano l’Italia al vertice della specialità 22 anni dopo l’ultima volta: accadde ad Atene nel 1997, con un quartetto composto da Ashraf Saber, Marco Vaccari, Andrea Nuti e Fabrizio Mori (finirono settimi).

Dopo discrete frazioni dei due giovani del quartetto (entrambi campioni europei juniores, il 19enne Scotti appena nel luglio scorso, Aceti a Grosseto 2017), Matteo Galvan comincia la rimonta. Sul rettilineo conclusivo della frazione del vicentino, lo spalla a spalla con l’Australia fa rimbalzare l’avversario lontano, con Re che si mette in moto da sesto. Il primatista italiano parte come una saetta, accorcia tutte le distanze, si accoda, inizia i sorpassi già all’attacco della seconda curva, ma è nella retta che fa una cosa letteralmente pazzesca: è all’interno, imbottigliato, e allora sceglie, a soli 50 metri dal traguardo, di spostarsi completamente all’esterno, pur nel pieno del convulso finale, per trovare spazi liberi e scatenare tutti i cavalli del proprio motore. Risale, e alla fine, di forza riesce a mettere il petto davanti a quello di Leungo Scothc, Botswana, per la conquista del terzo posto, con soli tre centesimi di margine (davanti Stati Uniti con 2:59.89, Colombia 3:01.06). Da vent’anni una 4×400 tricolore non correva così veloce: in definitiva, il 3:01.60 è la quinta prestazione italiana di sempre.

Fonte : fidal.it

Foto : Colombo/Fidal

(Il Faro on line)