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Latina, parte la raccolta fondi per realizzare un parco giochi inclusivo

6 ottobre 2019 | 06:20
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Latina, parte la raccolta fondi per realizzare un parco giochi inclusivo

L’obiettivo è realizzare un’area accessibile a bambini normodotati e diversamente abili: il “Parco giochi Gionchetto”

Latina – Presto tanti eventi e un crowdfunding nazionale per realizzare il “Parco inclusivo Gionchetto”, conclusa la prima parte del progetto: sono arrivate le sedute e i cestini portarifiuti.

Il progetto parte da lontano: all’ inizio di quest’anno è stato firmato un patto di collaborazione tra Comune di Latina e un gruppo informale di residenti del quartiere Gionchetto.

L’iniziativa, nata da un’idea di Simone Finotti prevedeva, con la collaborazione dei residenti, di realizzare un parco totalmente accessibile a bambini e ragazzi normodotati e diversamente abili.

A distanza di alcuni mesi, con la messa in scena di due spettacoli e la collaborazione della scuola d’arte Nsd di Latina, sono stati acquistati i materiali necessari per realizzare le sedute e i cestini per rifiuti, che hanno già reso vivibile il parco.

Alla valorizzazione del territorio, oltre a Simone Finotti e Roberta Di Giovanni direttore della scuola d’Are Nsd, hanno collaborato anche altri residenti del quartiere: Massimiliano Stella, Daniela Vitali, Daniele Chiapponi, Luciano Trulli, Valter Mariani, Fiorella Di Giovanni ed altri, che si sono uniti per rendere il Parco Gionchetto per ora un posto vivibile e, presto un parco inclusivo.

“Questo è il primo di una lunga serie di risultati – assicurano i residenti – a 70 anni dalle prime abitazioni sorte nel quartiere.  Il Gionchetto finalmente ha un’area verde dotata di sedute e cestini che mai erano stati predisposti o pensati”.

Prossimo step, camminamenti accessibili a tutti e attrezzature ludiche inclusive, per realizzarle alcuni eventi e un crowdfunding, una raccolta fondi, a livello nazionale.

“Abito con la mia famiglia al Gionchetto da 7 anni e da sempre l’ho visto come un posto dove viverci per sempre, tra tradizione e modernità, abitanti vecchi e nuovi.

Questo quartiere è vivo come non mai – ha dichiarato Simone Finotti – mi sentivo in dovere di fare qualcosa che rendesse merito ai residenti, ai bambini, ai ragazzi di questo quartiere e per quelli che impareranno a scoprirlo e a viverlo”.

Simone Finotti e i ragazzi dell’acting lab, sono già pronti a dedicare le prossime produzioni di spettacoli all’ iniziativa.

(Il Faro online)