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Campionato mondiale del gelato, Vincenzo Lenci è il “Re dell’uovo”

7 ottobre 2019 | 06:33
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Campionato mondiale del gelato, Vincenzo Lenci è il “Re dell’uovo”

Rebecca di Rito (al debutto) vince il premio per “miglior assistente di laboratorio di produzione”.

Fiumicino – E’ stato definito “il Re dell’uovo”, per la capacità di creare un gelato strutturato cremoso come una seta, la cosiddetta texitura. E’ Vincenzo Lenci, mastro gelatiere di Fiumicino, che per l’ennesima volta ha portato il nome della città in un concorso internazionale.

Quest’anno la sua creazione “Zabaione” ha riscosso il successo del pubblico presente. Quest’anno non ha riportato a casa il trofeo per l’innovazione, ma gli applausi del vasto pubblico di intenditori che ha trovato nel suo gelato la sublimazione del gusto.

A portare a Fiumicino una “statuetta” ci ha pensato però la moglie, Rebecca di Rito, premio (al debutto, ndr) per miglior assistente di laboratorio di produzione. Un riconoscimento alla professionalità, alla precisione e alla pulizia nel complicato mondo della produzione di gelati.

Vincenzo, intervistato da alcune tv, non ha mancato di menzionare Fiumicino come “ristorante di Roma”, definizione del sindaco Esterino Montino e riportata da Lenci, ovviamente… citando l’autore. E poi ancora spazio al racconto delle eccellenza enogastronomiche di Fiumicino, come Gianfranco Pascucci, Lello Usai, Sancho. Insomma, la partecipazione di Vincenzo Lenci al campionato mondiale del gelato, come può essere definito lo Sherbeth 2019, è stata un’occasione per far conoscere Fiumicino e la sua enogastronomia al mondo intero.

In gara, infatti, c’erano i migliori mastri gelatieri del mondo, dalla Bolivia al Giappone, dalla Germania all’Inghilterra, dall’Olanda all’Albania, fino alla Cina.

Come detto, il suo “Zabaione” ha conquistato i palati, prendendosi uno spazio di rilievo all’interno del Festival internazionale.

Ma qual è il segreto?

zabaione“Materie prime di altissima qualità – svela Vincenzo Lenci – con particolare attenzione al Marsala e alle uova, che acquistiamo da aziende del Lazio certificate per i loro allevamenti a terra. E poi fondamentale è la cottura”. Cottura? Ma il gelato… è freddo. “E’ il tipico dubbio di chi non conosce il processo di produzione. Ma se ci pensiamo bene, tutti capiamo che per sciogliere lo zucchero abbiamo bisogno di latte caldo o caffè caldo. E per il gelato vale lo stesso discorso.

Il latte va mescolato con lo zucchero, pastorizzato, in modo da sciogliere gli elementi che lo costituiranno. Poi va mantecato – termine che normalmente conosciamo abbinato alla pasta – in un grande cilindro che un agitatore che lancia il prodotto verso le parte esterne, che sono a meno 35 gradi.

Tutti i premi dell’XI Edizione

Premio (al debutto, ndr) “assistenti del laboratorio di produzione” a Rebecca di Rito
Menzione speciale “Essere Artigiano” a Luca e Guido de Rocco della gelateria “Eis Cafe De Rocco” di Schwabach (D) per il gusto “Quando la montagna incontra il mare”

Premio Innovazione ad Antonio Scarfone della gelateria “L’Officina del Gelato & Bakery” di Roma
Premio valorizzazione del territorio a Olsi Shero, gelatiere con quattro negozi a Valona (Albania) per il gusto profumo di Albania

Premio giuria della critica (i gelatieri hanno giudicato i gelatieri in gara, ndr) a Giuseppe Laterza della gelateria pugliese Mincuccio per il gusto “Elisir d’Oriente”
Premio giuria popolare (dettato dal pubblico, ndr) a Taila Semeraro – per la prima volta partecipante a Sherbeth – della pasticceria “Ciccio in piazza” per il gusto “Fico al Sud”
Terzo classificato (sponsor azienda Coni Olimpio) a Simona Carmagnola della gelateria “Pavè gelati e granite” di Milano
Secondo classificato (sponsor azienda FB Refrigerazione) a Osvaldo Palermo e Alessandro Fraccola per il gusto “Consistenze”
Primo classificato (sponsor azienda Bravo) a Gianfrancesco Cutelli per il gusto “Cioccolato”