Bonifica del Tevere, rimosso lo storico barcone sotto ponte Vittorio Emanuele II

10 ottobre 2019 | 17:27
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Il relitto, situato nel cuore della Capitale, sarà smantellato pezzo per pezzo, restituendo così dignità e bellezza al fiume

Roma – Continua senza sosta l’impegno degli uomini della Guardia Costiera a tutela dell’ambiente del Tevere, uno tra i fiumi più importanti d’Italia. Dopo aver rimosso cinque relitti che infestavano le sponde a ridosso della foce (leggi qui), oggi sono partite le operazioni di smantellamento di una barca capovolta della lunghezza di 10 metri e costituita da materiale cementizio e reti metalliche.

Situato nel tratto compreso fra ponte Sant’Angelo e ponte Vittorio Emanuele II, nel pieno centro della Capitale, le operazioni, a cura dei militari della Capitaneria di porto di Roma, sono iniziate nella mattinata di giovedì 10 ottobre con la messa in sicurezza dell’area, interessata da basamenti risalenti con ogni probabilità ad epoca romana. I lavori di smaltimento dureranno circa 5 giorni.

Tutte le procedure vengono svolte da ditte specializzate incaricate dalla Regione Lazio, secondo un piano preventivamente autorizzato dalla stessa Capitaneria di Porto, al fine di garantire il mantenimento dei massimi standard di salvaguardia ambientale e di tutela della navigazione.

Duplice pericolo

Va ricordato, infatti, come il pericolo sia duplice. Da un lato quello ambientale, perché i relitti possono sbriciolarsi nel tempo e inquinare il fiume non solo con pezzi di imbarcazione ma anche con metalli pesanti o altro materiale inquinante contenute nelle stive. Dall’altro, il rischio che un relitto si stacchi dalla posizione d’incaglio per mettersi di traverso sotto un ponte durante una delle sempre più frequenti “bomba d’acqua”, provocando un’esondazione delle acque. Rischi enormi per la collettività, soprattutto per le città che ospitano le foci dei fiumi (Ostia e Fiumicino, in questo caso).

La Guardia Costiera di Roma, dal settembre 2017, si è fatta promotrice di una serie di incontri periodici con le Amministrazioni competenti – Regione Lazio, Autorità di bacino, Autorità di sistema portuale Mar Tirreno Centro Settentrionale, Comuni di Roma Capitale e Fiumicino – al fine di coordinare le azioni necessarie per rimuovere i relitti e, conseguentemente, ripristinare i più consoni standard di salvaguardia, di decoro ambientale e di possibilità di fruizione, nel tratto fluviale, da parte della collettività.

Alessandri: “Un impegno importante”

“L’attività di rimozione e smaltimento dei relitti lungo il corso del Tevere è importante sia per il decoro urbano che per la prevenzione dei rischi idraulici in caso di piene, ripristinando il corretto deflusso delle acque. La consueta collaborazione con la Capitaneria di Porto di Fiumicino garantisce sicurezza e qualità delle operazioni: li ringrazio per il prezioso e insostituibile contributo così come ringrazio la Polizia idraulica e fluviale e la Direzione regionale competente”.

A parlare è Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio che ha partecipato questa mattina alle operazioni di rimozione del relitto. Aggiungendo: “Il prossimo relitto ad essere rimosso sarà la famosa Tiber II, arenata dal 2008 sulla banchina del Lungotevere della Vittoria”. La Capitaneria di Porto c’è. E i risultati sono li a dimostrarlo.

(Il Faro online)