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“Ardea Domani” e Liberiamo Ardea”, insieme per un nuovo progetto politico

Luca Vita: "Abbiamo bisogno che Ardea si risvegli". Monica Fasoli: "Il rischio che corriamo è che molti, delusi, tornino a chiudersi nel proprio privato"

Ardea – Gli ex candidati sindaco Luca Vita e Monica Fasoli lanciano un cantiere civico per Ardea: “Ardea ha bisogno di una stagione nuova”.

Lo ripetono con forza due dei candidati alla carica di Sindaco nell’ultima tornata elettorale, che si è tenuta poco più di due anni fa.

Luca Vita e Monica Fasoli sono impegnati in questo autunno 2019 a costruire un’alternativa credibile, capace di guidare la Città fuori dalla crisi in cui si trova ormai da anni, da molto prima dell’avvio dell’amministrazione grillina.

“Quello che serve alla nostra Città non è soltanto un cambiamento politico e amministrativo – commenta Luca Vita, che ha proseguito la sua attività dopo le elezioni con l’associazione politica Ardea Domani – Abbiamo bisogno che Ardea si risvegli, che le migliori energie che abitano e vivono questo territorio uniscano le loro forze. E non per creare cartelli elettorali, ma soprattutto per permettere alla Città di divenire finalmente un luogo vivibile, ciascuno con il proprio contributo e nel ruolo che si è scelto o che è stato chiamato a ricoprire. È una sfida enorme, che richiederà tempo e studio, determinazione e capacità di cercare soluzioni originali a problemi complessi”.

“Il rischio che corriamo, anche di fronte ai problemi oggettivi e ai grossi limiti dell’attuale amministrazione – gli fa eco Monica Fasoli, che guida il movimento Liberiamo Ardea – è che molti, delusi, tornino a chiudersi nel proprio ‘privato’. Oppure – peggio ancora – scelgano di sostenere lo stesso gruppo di potere che ha governato la Città per oltre 20 anni e che ha le maggiori responsabilità dei grandi disagi che Ardea sta vivendo, dall’insicurezza e all’assenza di regole certe e controlli portati avanti nell’interesse della collettività”.

In questi due anni, sia Fasoli che Vita hanno continuato nella loro azione politica, seppur seguendo strade diverse. Più “politica” quella di Monica Fasoli, che dopo essersi avvicinata ad alcuni partiti nazionali, ha preferito allontanarsene, non condividendone le logiche soprattutto sul territorio e concentrarsi su alcune battaglie essenziali per il futuro di Ardea (come quella per la regolarizzazione dei consorzi o, più in generale, per il ripristino della legalità di ampie zone della Città). Luca Vita si è speso invece su un piano più “sociale”, incontrando prima le realtà associative e i comitati di quartiere della Città e proponendo percorsi – come quello del community organizing – capaci di sviluppare un approccio innovativo alla soluzione dei molteplici problemi che ancora affliggono il nostro territorio.

“Continuiamo a guardare con interesse alle diverse associazioni culturali, sociali o ambientaliste, ai comitati di quartiere e ai gruppi presenti sul nostro territorio. Realtà sociali cui la politica cittadina non si è mai rivolta, se non in occasione del voto e per interessi puramente elettorali – continuano Vita e Fasoli – è ai tanti cittadini che continuano a spendersi per la collettività che noi rivolgiamo un appello. Oggi Ardea ha bisogno di voi, per creare i presupposti per un cambio di passo. Per avviare un cantiere capace di offrire una risposta civica alla sete di sviluppo e di futuro che proviene dal nostro territorio”.

Prima della fine dell’anno, Ardea Domani e Liberiamo Ardea intendono organizzare un momento pubblico allo scopo di presentare un percorso per l’avvio e la costruzione di un nuovo soggetto “civico”.

“Crediamo ci sia lo spazio – aggiunge Monica Fasoli – per un cantiere capace di unire persone e gruppi con sensibilità diverse, da sinistra a destra, unite da un percorso che partendo da punti in comune, sia capace di raccogliere le diverse forze attorno ad un’idea condivisa di Città e ad un modo diverso di fare politica ad Ardea”.

“Nel 2020 il Comune di Ardea compie 50 anni – conclude Luca Vita – è giunto il momento di un salto di qualità. Nell’approccio soprattutto. Ma anche nella classe politica che è chiamata a governare un territorio complesso, in un’epoca complessa”.

(Il Faro online)