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Sicurezza a Parco Leonardo: ecco il resoconto della Commissione consiliare

11 ottobre 2019 | 06:25
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Sicurezza a Parco Leonardo: ecco il resoconto della Commissione consiliare

Durante la seduta, sono state analizzate le problematiche del quartiere valutando le rispettive azioni

Fiumicino – Si è svolta nel pomeriggio di ieri, 10 ottobre 2019, la Commissione consiliare VII che, fra i temi all’ordine del giorno, ha inserito anche le criticità che riguardano Parco Leonardo: sicurezza, microcriminalità e risse giovanili.

Il focus si è reso necessario soprattutto dopo l’ultima maxi rissa, che ha visto coinvolti una trentina di minorenni che si sono dati appuntamento nella piazzetta pedonale, precisamente sulle scale antincendio del cinema; diventato ormai il luogo per il ‘regolamento di conti’ fra adolescenti  (leggi qui).

Presenti alla seduta, tra gli altri, i consiglieri comunali Roberto Severini, Stefano Calcaterra, Vincenzo D’Intino, Barbara Bonanni, Paola Meloni, Ezio Pietrosanti; Giuseppe Galli (Comandante della Polizia locale), Antonio Canto e Daniele Aremi in rappresentanza del Comitato di quartiere, insieme ad alcuni residenti.

Canto: “I cittadini chiedono sicurezza”

“Bisogna tutelare i nostri ragazzi e le nostre famiglie, chiediamo un intervento congiunto, un dialogo fra Istituzioni, forze di Polizia e cittadini”.

Afferma Antonio Canto, esponendo sia le necessità e sia i timori dei residenti, esasperati dagli ultimi fatti accaduti.

“Parco Leonardo è un quartiere come gli altri”, spiega Canto, insistendo sulla necessità di garantire la sicurezza dei cittadini.

La richiesta si incentra, soprattutto, sulla necessità di portare il presidio di Polizia locale all’ interno dell’area pedonale: “E’ un deterrente che può riportare decoro e sicurezza”, conclude Canto.

Severini: “Indagare sulle competenze tra Consorzio e Comune”

“La Convenzione tra Comune e costruttore è ormai stata rinnovata, è passato un anno. Ma se qualcosa è andato storto…bisogna indagare e raddrizzare la situazione”.

Lo dichiara Roberto Severini, il quale manifesta la sua preoccupazione in merito agli episodi che stanno mettendo a dura prova l’incolumità dei residenti, e chiede l’intervento del Sindaco, Esterino Montino, per un tavolo provinciale di ordine e sicurezza, finalizzato  all’aumento di organico delle forze di Polizia.

“Sabato scorso, ero presente all’assemblea pubblica organizzata dal Comitato (leggi qui) per ascoltare proprio dalla voce dei residenti quelle che sono le loro problematiche”, spiega il consigliere.

“Parco Leonardo è in continuo sviluppo: un quartiere di quasi 7 mila abitanti, oltre a chi ci lavora e chi lo frequenta. E’ necessario, quindi, che l’Amministrazione garantisca la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”, continua Severini.

” Su Parco Leonardo c’è il Consorzio Spiges, che ha delle competenze da chiarire e, soprattutto, bisogna capire bene dove iniziano quelle di Spiges e quelle del Comune e chi, da parte dell’ Amministrazione, vigila dopo la Convenzione sottoscritta nel 2018 “.

Sul tema delle competenze, Severini fa eco al pensiero comune degli stessi residenti.

Infatti, i cittadini hanno poco chiara la ‘distribuzione’ di competenze e, quindi, di responsabilità fra Amministrazione e Consorzio, ritrovandosi in una situazione incerta e priva di risposte.

“Chiederò ad entrambi, Amministrazione e Consorzio, l’accesso agli atti: sono convinto che bisogna ripartire da questo punto”, conclude Severini.

Calcaterra: ” Massima attenzione su Parco Leonardo”

“Concordo con Antonio Canto sull’importanza del presidio di Polizia locale in zona”, afferma Calcaterra, riallacciandosi alla richiesta sulla quale si batte il Comitato.

“Oltre al presidio, però, credo bisogna anche lavorare per creare delle strutture in grado di favorire l’aggregazione tra i ragazzi,.

E’ nostro dovere intervenire attraverso delle politiche giovanili e sociali”, aggiunge il consigliere.

“Dobbiamo evitare che i ragazzi utilizzino le scale antincendio del cinema come punto di ritrovo, e non bisogna sottovalutare la serie di atti vandalici che hanno commesso e continuano a commettere”. – Aggiunge Calcaterra e conclude – Non dobbiamo sottovalutare il problema: massima attenzione su Parco Leonardo”.

D’Intino: “Il quartiere ha bisogno di punti di aggregazione”

“La questione Parco Leonardo va considerata sotto due aspetti: arginare l’emergenza e creare punti di aggregazione giovanile”, lo afferma Vincenzo D’Intino.

Secondo D’Intino, oltre a prevedere una pattuglia di Polizia fissa nel quartiere, oltre ad implementare la video sorveglianza perchè “la sicurezza è da considerarsi una priorità”, bisognerebbe creare le condizioni per aggregare i giovani oltre il centro commerciale.

“E’ sbagliato che l’unico punto in cui possano ritrovarsi i giovani sia solo il centro commerciale: l’aggregazione deve avvenire nelle piazze“, commenta D’Intino.

Al momento, però,  le piazze non hanno da offrire nulla, questo crea “disgregazione sociale“, osserva il consigliere.

“Bisogna creare delle alternative che, sul quartiere, al momento sono assenti. Lo stare insieme, per i giovani, non deve basarsi solo sul consumo, ma sul valore di aggregarsi”, conclude D’Intino.

Meloni, Bonanni e Ferreri: “Il disagio giovanile è legato al contesto familiare”

Condividendo l’idea di un lavoro sinergico tra Istituzioni, forze di Polizia e dialogo con i cittadini, i tre consiglieri, puntualizzano sulla necessità di focalizzare l’interesse anche sul contesto familiare da cui provengo i ragazzi .

“I bambini, i giovani, pagano il contesto da cui provengono, in cui vivono”, afferma Barbara Bonanni.

” Non credo che a Parco Leonardo il problema sia la mancanza di strutture, – aggiunge – andrebbe posta la massima attenzione ai social; bisognerebbe identificare le problematiche da un punto di vista sociale e familiare”. Conclude Bonanni.

“Manca la pianificazione di una politica della famiglia”, afferma Paola Meloni.

“Tante criticità sono il frutto di molti disagi, disattenzione e poca cura verso i ragazzi da parte delle famiglie. Sono convinta che bisogna ripartire da iniziative che coinvolgano le famiglie: una sorta di rieducazione genitoriale”, conclude Meloni.

“Bisogna analizzare il motivo di questo disagio giovanile: bisogna comprendere il perchè  degli atti vandalici a Parco Leonardo”, afferma Maurizio Ferreri.

E conclude: “Bisogna fare rete: una connessione tra Scuola, Istituzioni, genitori, assistenti sociali e Garante dell’infanzia”.

Galli: “Verranno installate quattro telecamere”

Per quanto riguarda l’implementazione della video sorveglianza, il comandante della Polizia locale, Giuseppe Galli, annuncia che su Parco Leonardo “è stata autorizzata l’installazione di quattro telecamere: tre adiacenti ai parcheggi ed una nella zona della stazione”.

“Bisogna istituire un tavolo di confronto permanente – aggiunge Galli – integrando tutte le realtà: dalle Istituzioni, alle associazioni, ai servizi sociali, alle forze dell’ordine.

Al tavolo di confronto, è importante la partecipazione del Consorzio che, qualora i residenti dessero il loro consenso, potrebbe ampliare la video sorveglianza con l’installazione di altre telecamere intorno al quartiere.

E lavorare, quindi,  sia sulla prevenzione e sia sulla repressione attraverso una sorta di impegno coordinato fra più parti”.

Per quanto riguarda la richiesta del presidio di Polizia, il comandante spiega che “la delibera del comodato d’uso, sul locale che è stato indicato, è ancora in corso; ma mancano le risorse e, probabilmente, per quest’anno non sarà possibile aprirlo”, conclude Galli.

(Il Faro online)