IL RICORDO |
Cronaca Locale
/

Civitavecchia, Tedesco e Grasso ricordano Mafalda Molinari

19 ottobre 2019 | 20:00
Share0
Civitavecchia, Tedesco e Grasso ricordano Mafalda Molinari

La donna, figlia del creatore della sambuca, si distinse nel campo dell’imprenditoria, della politica e nel sociale

Civitavecchia – A quattro anni dalla scomparsa, l’Amministrazione comunale ricorda la figura della senatrice Mafalda Molinari.

“È stata senza dubbio – dichiarano il sindaco Ernesto Tedesco ed il vice sindaco Massimiliano Grasso – una personalità che ha portato in alto il nome di Civitavecchia, distinguendosi per il suo impegno ed i risultati raggiunti in ambito imprenditoriale, così come in quello politico e istituzionale, e non ultimo per il suo amore e attaccamento per la nostra città.

Per questo avvieremo subito il procedimento per richiedere al Prefetto la deroga necessaria ad intitolarle una piazza importante o una strada cittadina prima dei 10 anni dalla morte, per celebrarne il nome ed il ricordo come merita, così come abbiamo intenzione di fare con altre figure di spicco della comunità cittadina”.

Il personaggio

Quando Mafalda Molinari si spense, il 19 ottobre del 2015, all’età di 92 anni, al suo funerale partecipò tutta la città di Civitavecchia.

La donna, infatti, si era guadagnata l’amore e la stima di tutta la sua comunità: sia per la sua storia familiare e sia per il suo impegno politico e sociale.

Mafalda, insieme ai suoi fratelli, Marcello ed Antonio, era la figlia del famoso imprenditore Angelo Molinari, dal quale nacque l’omonima sambuca, apprezzata e conosciuta in tutto il mondo.

Alla morte del padre, fu proprio Mafalda a gestire l’azienda familiare, fondata nel 1945.

Nel 2006, la donna diede vita alla Fondazione Angelo Molinari, che divenne presto un’importante punto di riferimento sociale , attivo soprattutto in campo sanitario.

Nel 1994 fu eletta senatrice, ed anche in ambito politico si distinse per il suo carattere generoso ed umile, “nessuno di quelli che hanno bussato alla sua porta ha ricevuto un rifiuto, perchè amava fare del bene”, racconta chi l’ha conosciuta.

“Una vita scandita da risultati straordinari, non solo nel campo dell’imprenditoria, ma anche in quello della politica e nel sociale”.

(Il Faro online)