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La destra unita scende in piazza, Salvini: “Cambieremo la storia del Paese” – VIDEO

19 ottobre 2019 | 19:43
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La destra unita scende in piazza, Salvini: “Cambieremo la storia del Paese” – VIDEO

In duecentomila secondo il leader del Carroccio riempiono piazza San Giovanni, a Roma, per manifestare contro il governo giallorosso. Meloni: “Mai più con Pd e M5S”, Berlusocni: “E’ un avviso di sfratto per il Conte bis”

Roma – Il centrodestra unito scende in piazza e manifesta contro il governo M5S-Pd. “Cambieremo la storia di questo Paese“. E’ un passaggio dell’intervento di Matteo Salvini davanti alla folla radunata a piazza San Giovanni per “Orgoglio Italiano”. “Mi dicono che siamo 200.000, vi dico 200.000 volte grazie“, dice il leader della Lega dal palco, dove in precedenza sono saliti Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

“Viva il futuro, viva piazza San Giovanni, viva la Lega. Per voi, per i miei figli, per questo Paese, sono pronto a dare la mia vita…”.”Noi al governo torneremo e presto, torneremo dalla porta principale, senza trucco e senza inganno” aggiunge ringraziando i due alleati perché “insieme si vince…”.

Matteo Salvini si concede alla folla di San Giovanni, occhi lucidi mentre scatta selfie con le tantissime persone che dopo averlo ascoltato lo vogliono vicino. Tanta emozione per il leader della Lega, attorniato dalla scorta che fa fatica a tenere la piazza.

“Ci stanno seguendo non dalle grandi tv nazionali che fanno solo le dirette del Pd… tg e giornali dicano quel che vogliono, grazie alle 200.000 persone che stanno qui, c’è chi ha viaggiato anche otto ore per venire qui“, aggiunge. “Questa è una piazza di italiani orgogliosi di essere italiani, non di fascisti”. “Amici di tutti ma schiavi di nessuno, questa è la differenza tra noi e la sinistra”.

“Qualche intellettualone diceva che non avremmo mai riempito questa piazza. Voglio ricordare le parole di Don Gnocchi: la vittoria è sempre nel pugno di pochi… Oggi non siamo pochi, siamo una marea di persone, vi chiedo di portare la certezza che noi riprenderemo in mano mano questo splendido Paese senza prendere ordini da Berlino e Parigi”.

Parla poi dei migranti. “Chi davvero applica il Vangelo è colui che evita che questa gente si metta in mano agli scafisti, meno partenze meno morti, chi li fa partire sono quelli che poi si genuflettono”. “Al governo abbiamo gente con le mani sporche di sangue” accusa.

C’è qualcuno che ritiene eroina Carola, io preferisco ascoltare le parole di Oriana Fallaci” sottolinea Salvini, lanciando un video con le parole della scrittrice fiorentina, che attacca a difesa della “patria italiana, che io non regalo”. “Se dici che non ti piace il crocifisso, torna a casa tua”.

Sono stufo che vale più la parola di uno stupratore di quella di un poliziotto“, afferma ancora. “Per carità – aggiunge – ho piena fiducia nella magistratura”, poi si corregge: “Nella libera magistratura italiana”, spiega applaudito dalla folla. “Sono troppe le volte in cui si da retta alla parola di stupratori e spacciatori“.

“Forza Umbria! Quel che predicano onestà, onestà, razzolano male… lì si vota perché hanno arrestato” i vertici del Pd su iniziativa dei cinque stelle…lo ha detto Salvini in piazza San Giovanni. Dai manifestanti parte il coro ‘buffoni, buffoni!’. “Italiani su la testa, le vinciamo tutte e nove e li mandiamo a casa“.

Solo un chiacchierone come Renzi può pensare di tornare alla legge Fornero…“. “Ho avuto un confronto tv con Renzi e ho scelto di non mettermi allo stesso livello. Il genio incompreso mi ha insultato per un’ora con il 3 per cento”.

Le leopoldine e gli incontri di Zingaretti e Di Maio guardano al passato, la Boschi oggi ha detto ‘il Pd è il partito delle tasse’… ma eri fino a ieri nel Pd, è come una casa di cura: entri e esci” attacca Salvini. ”Esce Renzi e entra Boldrini”, insiste il leader della Lega.

Dateci una mano a mandare a casa Zingaretti e Raggi, Gianni e Pinotto, il duo sciagura, due perdenti a livello nazionale…”, prosegue. “Grillo vuole negare il voto: adesso tocca agli anziani, poi domani non facciamo votare i disabili“. Dalla folla scatta il vaffa a Grillo, Salvini li stoppa: “No, che a lui piace”.

(Il Faro online)

Giorgia Meloni: “Mai più con M5S e Pd”

“Davanti a 200mila persone chiedo a Matteo e Silvio di impegnarsi a dire mai più con Pd e cinque stelle…”. Lo ha detto Giorgia Meloni in piazza San Giovanni. “Chiedo la firma del patto anti inciucio, io l’ho già messa”, ha aggiunto la leader Fdi.

“Adesso piazza San Giovanni la riempiamo solo noi, ora ci sono le bandiere tricolore dove c’erano le bandiere rosse. Mettetevi in testa che siete stati sconfitti“, ha affermato puntando il dito contro i “comunisti”. “La democrazia -ha aggiunto- funziona così ora: o voti sinistra o non voti e si definiscono democratici, abbiate almeno la dignità di cambiare nome”. E quando la leader di Fdi cita Beppe Grillo dai manifestanti è partito il coro ‘Grillo, Grillo, vaffa…!’.

Berlusconi: “Avviso di sfratto per il Conte bis”

Questa è la nostra piazza, non di Fi, Lega e Fdi, sono commosso“. Silvio Berlusconi parla davanti a una piazza San Giovanni gremita a Roma. “L’Italia non vuole essere governata dalla sinistra da salotto, il Pd, e da quella da strada, il M5S. L’Italia vuole essere governata da noi” aggiunge, mentre dai manifestanti parte il coro ‘elezioni, elezioni’.

“Solo se siamo tutti insieme, potremo cambiare l’Italia. Oggi uniti conquisteremo una grande vittoria anche tutte le prossime regionali, ovunque voteremmo. Per vincere siamo tutti indispensabili voi della Lega, noi di Fi, voi di Fdi“.

“Io sono qui perché quest’ultima minaccia sulla evasione fiscale” sul carcere è gravissima e pericolosa per il nostro diritto alla libertà. Siamo qui per dire no al governo delle tasse, del giustizialismo fuori controllo e delle manette”.

La piazza si scalda e più volte scatta il coro ‘Silvio-Silvio’. “C’è una quinta sinistra – attacca il Cavaliere -, formata da quella magistratura che non ha mai smesso di fare politica”. “Siamo qui in piazza per mandare a casa un governo che rischia di essere pericoloso. Oggi comincia ricomincia il nostro cammino per la libertà. Sono sette milioni gli italiani delusi che non votano più, si definiscono moderati liberali e anticomunisti”, dice ancora.

Il discorso di Berlusconi è durato circa una mezz’ora. Ha anche ricordato la manifestazione del ’96 contro la finanziaria del governo Prodi. Appena ha citato il nome del professore, leader dell’Ulivo, dai manifestanti è partito un coro di fischi.

“Sento la responsabilità di stare di stare in campo” ha detto Berlusconi in piazza San Giovanni. Da “questa piazza”, conclude, “arriva un avviso di sfratto per il Conte bis”.

(Il Faro online)