I licenziamenti

Scuola, diplomati magistrale licenziati e fuori dal concorso straordinario

22 ottobre 2019 | 10:00
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Scuola, diplomati magistrale licenziati e fuori dal concorso straordinario

I licenziamenti delle ultime ore in diverse scuole del nord potrebbero riguardare 24 mila maestri in servizio in attesa di sentenza lasciando le aule scoperte

SCUOLA – L’accordo di venerdì scorso Miur-sindacati sui 40 mila maestri diplomati prima del 2002 è l’ennesima occasione mancata. “Per i diplomati magistrale la soluzione è quella di estendere il concorso riservato anche al personale di infanzia e primaria per potere assumere questi docenti nei posti residuali delle Gae dove per noi avrebbero dovuto esserci” – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, intervistato da Orizzonte Scuola.

Il sindacalista non comprende l’estromissione dal ruolo anche di chi ha svolto l’anno di straordinariato: “Se io ho fatto e superato l’anno di prova e poi il collegio docenti ha ratificato la valutazione, vuol dire che per la scuola so insegnare. Se sono degno di insegnare, devo insegnare, altrimenti l’anno di prova non ha motivo di essere, non ha alcun valore”.

L’INTESA INUTILE

Anche l’intesa sottoscritta dai sindacati firmatari di CCNL al Miur non va oltre un generico impegno dell’amministrazione “ad individuare, in tempi brevi, l’idoneo vincolo normativo per consentire l’estensione dei contratti che andrebbero sciolti al 30 giugno 2020”, al fine di garantire “la continuità didattica dopo l’applicazione delle sentenze di merito negative e il depennamento dalle graduatorie ad esaurimento” degli oltre 40 mila maestri diplomatisi fino al 2002. La norma, si legge nell’intesa, dovrà anche salvaguardare i diritti dei docenti utilmente collocati, per l’anno scolastico in corso per l’immissione in ruolo, ovvero quei docenti che sarebbero stati immessi in ruolo se non ci fosse stata l’assunzione con riserva del collega.