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Tevere, una barriera contro la plastica

24 ottobre 2019 | 17:59
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Decisivo l’impegno del Comune di Fiumicino per la realizzazione del progetto della Regione Lazio

Fiumicino – Una barriera acchiappa plastica che impedisce ai rifiuti galleggianti di raggiungere il mare. E’ il progetto sperimentale presentato questa mattina alla foce del Tevere, a Fiumicino, dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Un’iniziativa che si inserisce tra le azioni promosse per i Contratti di Fiume.

Finanziato da un investimento regionale di 40mila euro, è realizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con Castalia Operations Srl, che ha progettato il sistema che intercetta e convoglia in un’area di raccolta i rifiuti trasportati dai corsi d’acqua prima che si riversino in mare, e Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), che si occuperà invece della raccolta dei rifiuti e avvierà a riciclo la plastica recuperabile.

Attivata sul Tevere il 18 ottobre, a una profondità di due metri su un fondale di cinque, la barriera – in poco più di una settimana – ha già raccolto quattro metri cubi di rifiuti pronti per essere riciclati. Preziosa, nella realizzazione della “diga” blocca rifiuti, la collaborazione del Comune di Fiumicino, nella persona di Davide Di Bianco, delegato del Sindaco per la riqualificazione del fiume Tevere, e di Cristiana Avenali, responsabile dei contratti di Fiume della Regione Lazio, che ha voluto e lavorato al progetto, insieme agli attori del territorio e ai partner tecnici.

Un progetto del quale ilfaroonline.it se ne occupò già nel 2017, in un convegno – organizzato dalla stessa testata giornalistica – durante il quale si è affrontato il tema delle plastiche e microplastiche (leggi qui).

Duplice obiettivo

Due gli obiettivi della sperimentazione, già attiva sul Po: fermare i rifiuti prima che arrivino in mare, proprio perché l’80% dei rifiuti che sfociano in mare arrivano dai corsi d’acqua e sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sulla tematica della plastica, portando ognuno a fare la propria parte. Il programma, che ha come partner il Comune di Fiumicino e la Capitaneria di Porto di Roma, avrà la durata di 2 mesi.

Il progetto

Le modalità di raccolta riguardano il montaggio di dispositivi di selezione composti da barriere in polietilene che intercettano i rifiuti galleggianti, accumulandoli in un’area specifica, dalla quale vengono successivamente raccolti mediante un mezzo nautico di limitate dimensioni, dotato di cestello.

In seguito vengono depositati in appositi contenitori di stoccaggio (denominati big bag). Il sistema completo di raccolta è progettato per restare nel fiume per lungo tempo, rimanendo operativo anche durante i periodi di pioggia ordinaria e senza interferire con la flora e la fauna presente nel fiume.

Zingaretti: “Una rivoluzione”

“Finalmente inizia questa sperimentazione rivoluzionaria sul Tevere, che fa parte di una grande strategia che mette al centro delle nostre politiche la tutela e la cura dell’ambiente – commenta il presidente Nicola Zingaretti -, questo è il fiume di Roma, dove è nata la civiltà. Non è quindi una parentesi ma parte di un modello di sviluppo che guardi alla salvaguardia del pianeta”.

Siamo la Regione che ha investito sull’efficientamento energetico, che ha dato il via alla piantumazione di 6 milioni di alberi, e grazie ai pescherecci abbiamo già raccolto 15 tonnellate di plastica, perché il riuso è uno dei pilastri della nostra strategia. Così mettiamo una pietra miliare per la salvaguardia del fiume e del mare. Spero infine che vedere queste immagini spinga tutti a comportamenti più corretti: basterebbe più civiltà per restringere la catena e mandare a riuso e riciclo il materiale direttamente”, conclude Zingaretti.

Ami: “Il Tevere diventi il primo grande fiume plastic free d’Italia”

Ambiente Mare Italia accoglie con entusiasmo il progetto sperimentale di raccolta dei rifiuti galleggianti sul fiume Tevere, promosso dalla Regione Lazio con l’obiettivo di intercettarli prima che finiscano in mare e di sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sulla tematica della plastica. L’auspicio è che il programma possa proseguire anche dopo questa prima sperimentazione di due mesi“.

Così il presidente di Ambiente Mare Italia (Ami), Alessandro Botti, commentando il progetto sulla raccolta dei rifiuti galleggianti illustrato alla foce del fiume Tevere.

“Il lavoro delle barriere cattura-rifiuti, infatti, permetterà di capire quali sono i materiali maggiormente dispersi nel corso d’acqua che attraversa Roma e di intervenire con una strategia mirata per fare del Tevere il primo grande fiume Plastic Free d’Italia, che saremo felici di mappare nella cartina di ‘LiberAMIdalla plastica’”.

“LiberAMI dalla plastica” è la campagna nazionale di monitoraggio e senibilizzazione per la riduzione dell’uso delle plastiche promossa da Ami con l’obiettivo di realizzare la prima mappatura ecosostenibile delle iniziative Plastic Free di istituzioni, scuole e aziende, e di sensibilizzare, informare ed educare alla riduzione della plastica.

Legambiente: “Un altro tassello sulla riqualificazione del notro mare”

“Sul Tevere è stata posizionata la rete acchiappa plastica, un altro bel tassello per la riqualificazione del nostro mare – commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio presente all’inaugurazione di questa mattina – che contribuirà in maniera determinante a fermare il flusso di rifiuti plastici prima che questi arrivino in mare, invadendo i litorali e i fondali, disgregandosi poi in microplastiche ed entrando infine nella catena alimentare ittica e antropica. Un progetto che, dopo la prima fase sperimentale ci auguriamo che possa continuare, perché attraverso questa attività, con i grandi sacchi raccolti, il rifiuto diventa materia prima nel circuito dell’economia circolare e, inoltre si riuscirà a studiare e caratterizzare la tipologia di rifiuti raccolti, così da aggredire le cause della loro presenza”.

“La quasi totalità dei rifiuti che sono in mare proviene dall’entroterra, porre un freno al loro viaggio, sul più grande corso d’acqua del Lazio ma anche del centro sud Italia, vuol dire anche una straordinaria buona pratica che, se è possibile applicare sul Tevere, lo sarà anche per ogni altro fiume. Giustissimo il lavoro svolto da Cristiana Avenali, responsabile dei contratti di Fiume della Regione Lazio, che ha voluto e lavorato al progetto, insieme agli attori del territorio e ai partner tecnici”, conclude Scacchi.

Alla presentazione, a bordo del battello sul Tevere, erano presenti infatti, oltre alla stessa Cristiana Avenali e al presidente Nicola Zingaretti, anche i rappresentanti di Capitaneria di Porto, Comune di Fiumicino, Castalia Operation srl, Corepla, insieme a associazioni e enti di ricerca.

(Il Faro online)