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Castello di Santa Severa, arriva la “Caccia al fantasma”

25 ottobre 2019 | 09:00
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Castello di Santa Severa, arriva la “Caccia al fantasma”

Si terrà dal 31 ottobre al 3 novembre

Santa Marinella – “Dolcetto o scherzetto? Per 4 giorni, dal 31 ottobre al 3 novembre il Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella e Coopculture, sarà al centro di una caccia al tesoro molto particolare. I giovani cacciatori, accompagnati da esperti battipista, si cimenteranno in una caccia al tesoro sorprendente alla scoperta delle leggende e dei misteri del castello. Lungo il percorso si potranno incontrare gli storici personaggi del maniero e imbattersi in nuove inquietanti presenze“, si legge in un comunicato diffuso dagli organizzatori.

“I partecipanti – continuano – dovranno seguire indizi e sciogliere enigmi e stare attenti a non cadere subito in qualche tranello. I più scaltri riceveranno subito un dolcetto, altrimenti in agguato ci sarà un pauroso scherzetto. Attraverso un percorso dinamico e divertente, adulti e bambini potranno conoscere i grandi personaggi storici che hanno segnato la storia del Borgo e del Castello di Santa Severa”.

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Le origini della Festa di Ognissanti – spiegano – sono lontanissime: le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad esser celebrate già nel IV secolo ma è solo dal VII secolo che, a seguito delle richieste provenienti dal mondo monastico irlandese, Papa Gregorio II stabilì la data del 1° novembre per far coincidere la festività con l’antica festa celtica del nuovo anno, il Samhain. Con l’autunno, celebrato dai Celti nella festa di Mabon, terminava l’anno agricolo: si ringraziava per i frutti ricevuti e si concludevano gli ultimi lavori utili. La porta calendariale successiva, che si pone tra l’Equinozio d’Autunno ed il Solstizio Invernale, è la porta intermedia caratterizzata dalle feste cattoliche di Ognissanti e la Commemorazione del Defunti, celebrate nei giorni tra il 31 ottobre e il 2 novembre. Le stesse date, sin dai tempi più antichi che precedettero le vicende cristiane, erano celebrate dalle popolazioni a tradizione rurale con feste che presentavano caratteristiche comuni in tutta Europa. Dal punto di vista agricolo siamo nel tempo delle arature e delle ultime semine che consentiranno un raccolto precoce nella stagione successiva, non appena il sole tornerà a scaldare la terra. Nei secoli successivi, nonostante i vari tentativi di sradicare il culto pagano, le riforme non ebbero esito favorevole, cosicché, per tentare quantomeno di rafforzarne la valenza religiosa, la chiesa introdusse nel X secolo una nuova festa, quella dedicata ai defunti, che cade il 2 novembre. Nel 1475, la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’occidente da Sisto IV anche se il culto pagano, in special modo quello celtico, è sopravvissuto nella cultura dei popoli europei fino ai giorni nostri. Infatti la notte di “Nos Galan-Gaeaf ” dell’antica cultura celtica viene rievocata tutt’oggi nella notte di Halloween il cui significato è proprio vigilia di Ognissanti o di Tutti i Santi (All Hallows = Tutti i Santi + eve = Vigilia)”.

(Il Faro online)