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Cronaca Locale
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Neocliti: “Ad Ardea, un Sindaco barricato dietro le porte del Comune”

28 ottobre 2019 | 17:44
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Neocliti: “Ad Ardea, un Sindaco barricato dietro le porte del Comune”

Raffaella Neocliti: “Mancanza di comunicazione da parte dell’Amministrazione Comunale che non considera cittadini, Enti Locali e Consiglieri di minoranza

Ardea – “Sono indignata nel vedere ancora una volta come il sindaco di Ardea non rispetti i suoi cittadini.” Apre così il suo intervento stampa, Raffaella Neocliti, consigliere comunale e continua – “Dall’inizio del suo mandato ho lamentato la totale mancanza di comunicazione e dialogo con la cittadinanza oltre alla totale chiusura nei confronti della minoranza di governo.”

Rileviamo lo sfogo del Consigliere Neocliti che ricolleghiamo a quanto più volte è stato rivendicato al Comune, anche da parte di molti cittadini ed Enti Privati (Associazioni senza scopo di lucro), ovvero, la mancanza di comunicazione tra l’Ente Locale e la popolazione.

“Come consigliera comunale – prosegue Neocliti – ho il diritto oltre che la volontà, dipartecipare alle scelte politiche che riguardano il mio territorio. Seppure di opposizione, rappresentiamo parte dei cittadini di Ardea, ed in loro nome vorrei essere coinvolta ed informata. Non si contano le volte in cui abbiamo fatto richiesta di commissioni. Non si contano le volte in cui abbiamo fatto proposte, mai prese in considerazione. Il Sindaco ha le porte chiuse, per la minoranza, per i cittadini, per le associazioni.”

Neocliti fa riferimento, in questo caso alla notizia pubblicata ieri dal Sindaco, che riportava l’apertura a breve di un cantiere per la ristrutturazione di un edificio comunale. In sintesi, il Ministero dello Sviluppo economico assegna i contributi stanziati dal Decreto Crescita in favore dei Comuni, per la realizzazione progetti di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Ai Comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50.000 abitanti è assegnato un contributo paria ad euro ‪130.000 ed il Comune beneficiario è tenuto ad avviare i progetti entro il 31 ottobre 2019, pena la decadenza dal beneficio.

“Ancora una volta – prosegue Neocliti – Savarese si trova a limite massimo….pochi giorni alla scadenza dei termini. Di questi ‪130.000‬ euro, una parte verranno utilizzati per la messa in sicurezza della scuola materna Sant’Antonio, da un anno puntellata. Una parte per la ristrutturazione di una proprietà comunale sita in Via Campo di Carne 1, per la riapertura della delegazione territoriale. Ma io chiedo al sindaco, perché solo 20 giorni fa propose tale immobile alla Consulta SH del comune di Ardea per dare vita a laboratori sociali nei quali inserire i ragazzi con disabilità del territorio?”

Poi, il Consigliere ricorda il sopralluogo che fece lo stesso Sindaco per i progetti in atto della scuola Sant’Antonio e dei locali della ex delegazione territoriale del Comune sita in Via Campo di Carne 1 e pone un quesito – “Perché lui in persona fece un sopralluogo, con il vice sindaco, con i rappresentanti della Consulta e con il presidente della Fondazione Capodarco, nell’immobile in questione per il compimento di tale progetto, ed ora leggiamo che lo stesso immobile verrà destinato ad uffici comunali?”

“Leggo inoltre – aggiunge Neocliti – di un incontro del Sindaco con i consiglieri, la Consulta e la Fondazione Capodarco prima del famoso sopralluogo, dove si sarebbe acconsentito alla nascita dei laboratori sociali in quella proprietà. Io, consigliere comunale, non sono mai stata invitata a partecipare a nessun incontro con l’Amministrazione su questo tema. Probabilmente, il Sindaco ne avrà parlato con la sua maggioranza…”

L’appunto del Consigliere Neocliti nei confronti del Sindaco è anche quello dell’indifferenza da parte dell’Amministrazione nei confronti di un organismo approvato dal Comune stesso e con il quale l’Ente Locale dovrebbe confrontarsi, quale è la “Consulta Cittadina per il superamento dell’Handicap Ardea.”

“Sindaco si rende conto – prosegue Neocliti – che dietro al lavoro della Consulta CH ci sono persone, cittadini, associazioni? In particolare, parliamo di ragazzi con disabilità a cui tutti dovremmo dare risposte e non prese in giro. Non ha pensato, prima di fare comunicati eclatanti, di contattare la Consulta per comunicare loro questo cambio di rotta? E’ questa la considerazione che ha dei suoi cittadini?

Il Consigliere aggiunge anche l’operazione del sequestro di un immobile, confiscato alla criminalità e che il Comune dovrebbe destinare a servizi per la collettività.

“Stessa cosa per l’immobile sito in Via dell’Orsa Minore 45, bene confiscato alla criminalità. Perché non ha coinvolto la minoranza sulle decisioni intraprese? Solo leggendo una delibera di giunta, vengo informata della possibilità di finanziamento che la Regione Lazio concede per la ristrutturazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, al fine del riutilizzo degli stessi per scopi sociali in attuazione al DGR n. 621 del 03/09/2019. E che lo scopo sociale da voi individuato sono le donne vittime di violenza. Perché – aggiunge Neocliti – non condividere questo indirizzo con la minoranza? Avrei proposto, visto che il Comune non avrebbe speso un proprio euro, di destinare tale immobile ad un centro diurno per i ragazzi con disabilità dal momento che promettete un immobile alla Consulta da oltre un anno.”

La “denuncia” pubblica, secondo Neocliti, della mancata comunicazione da parte dell’Amministrazione Locale, vede  il coinvolgimento di cittadini, dei consiglieri di minoranza in consiglio comunale e di altri Enti Privati del territorio.

“Voglio raccontare inoltre ai cittadini – conclude il Consigliere – la totale mancanza di coinvolgimento non solo della minoranza, ma di tante e tante associazioni del territorio che vorrebbero partecipare agli eventi delle festività natalizie. Ho chiesto di convocare una commissione per dar modo di sviluppare insieme un programma e dare la possibilità a tutti di contribuire e partecipare. Mi è stato risposto che non c’e’ tempo per fare la commissione. Quante altre porte in faccia dovremo prendere? La parola giusta è BASTA!

(Il Faro online)