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Pesca abusiva a Terracina, sequestrate 132 “polpare” illegali

29 ottobre 2019 | 13:08
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Pesca abusiva a Terracina, sequestrate 132 “polpare” illegali

I militari della Guardia Costiera hanno quindi provveduto al recupero degli attrezzi e alla successiva liberazione del prodotto ittico, liberandolo in mare in quanto ancora vivo, evitando così che i responsabili di tale pesca abusiva potessero recuperare il pescato e immetterlo sul mercato

Terracina – Nella giornata di ieri la Guardia Costiera di Terracina con l’impiego di una motovedetta CP 834 e del gommone GC359, è stata impegnata in un’attività di pattugliamento nelle acque antistanti il litorale di Latina.

Durante i controlli lungo la costa di giurisdizione, i mezzi navali della Guardia Costiera si sono imbattuti in attrezzatura da pesca abusiva. Apparentemente sembravano solo piccoli galleggianti, ma dopo un’attenta ispezione, i militari hanno subito compreso come, in realtà, tali dispositivi fossero dei segnali da pesca illegali.

A tali inusuali segnalamenti, che in assenza della prevista segnaletica costituiscono, inoltre, intralcio e pericolo alla sicurezza della navigazione, erano collegati 132 tubi di plastica utilizzati per la pesca dei polpi. Tali attrezzi, nasse cilindriche di fattura artigianale, denominati comunemente “polpare”, sono stati sequestrati in quanto non segnalati secondo la normativa vigente e, comunque, in numero superiore a quello consentito dalle norme sulla pesca sportiva.

I militari della Guardia Costiera hanno quindi provveduto al recupero degli attrezzi e alla successiva liberazione del prodotto ittico, liberandolo in mare in quanto ancora vivo, evitando così che i responsabili di tale pesca abusiva potessero recuperare il pescato e immetterlo sul mercato.

La Guardia Costiera di Terracina ricorda l’importanza di attenersi alle norme che regolano l’attività di pesca sportiva\ricreativae professionale attraverso il puntuale rispetto della norme in materia a tutela della risorsa ittica, che consentono, nello stesso tempo, di tutelare l’ambiente marino circostante.

(Il Faro online)