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“Mary Poppins – Il Musical” al Sistina: un’eccellenza (quasi) tutta italiana

2 novembre 2019 | 16:00
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“Mary Poppins – Il Musical” al Sistina: un’eccellenza (quasi) tutta italiana

Lo spettacolo, diretto da Federico Bellone, è in scena a Roma fino al 6 gennaio

Roma – “Mary Poppins – Il Musical”, in scena al Teatro Sistina di Roma fino al 6 gennaio 2020, è uno spettacolo che poco o nulla ha da invidiare ai suoi corrispettivi esteri. Basato sulle storie di P. L. Travers e sull’omonimo, indimenticabile film della Disney (che nel 1965 si aggiudicò ben cinque premi Oscar), “Mary Poppins – Il Musical” – originariamente prodotto da Disney Theatrical Productions e Cameron Mackintosh – vanta, infatti, la regia di Federico Bellone, enfant prodige del teatro italiano ed internazionale, e la supervisione musicale del “veterano” Simone Manfredini.

La famiglia Banks

A vestire i panni di Mary Poppins, la tata più celebre al mondo, è una credibilissima Giulia Fabbri – già reduce dal successo di “Grease” -, che incanta e diverte un pubblico piuttosto eterogeneo (chi pensa che si tratti di uno spettacolo per soli bambini, infatti, dovrà ricredersi: sono tantissimi gli adulti “non accompagnati” presenti in sala). L’adorabile spazzacamino Bert è poi interpretato da Davide Sammartano, che certamente non delude i fan del mitico Dick Van Dyke, mentre Alessandro Parise, Alice Mistroni e Floriana Monici sono rispettivamente George e Winifred Banks, distratti genitori dei loro amati pargoli. A dare volto e voce a Jane e Michael Banks, irreprensibili canaglie dal cuore d’oro, sono invece Claudia Pignotti, Giulietta Rebeggiani e Margherita Rebeggiani e Riccardo Antonaci, Federico Coccia e Stefano De Luca: piccole, grandi star (cinque delle quali provengono dalla famosa Mtda – Music, Theatre & Dance Academy di Fiumicino, prima in Italia per numero di successi) che offrono un’interpretazione alla pari di quella dei loro colleghi più adulti.

Mary Poppins e Bert

“Mary Poppins – Il Musical” è un susseguirsi di scenografie mozzafiato (la cui complessità – lo ricordiamo – è costata allo spettacolo un piccolo ritardo nel debutto al Sistina), di colori sfavillanti, d’immagini fugaci e oniriche; un magico viaggio nello spazio e nel tempo scandito dalla colonna sonora di Richard M. Sherman e Robert B. Sherman, che rese il film un cult a tutti gli effetti e a cui sono stati aggiunti, per la trasposizione teatrale, nuovi brani e testi firmati dai compositori George Stiles e Anthony Drewe.

Al fortunato spettatore non resta, dunque, che mettersi comodo e godersi le incredibili avventure di Mary Poppins e dei suoi amici, fra parchi che diventano palcoscenici incantati ed i tetti di una Londra degli inizi del 1900, e magari lasciarsi condurre per mano indietro nel tempo, fino alla propria infanzia, guidati dalla soave autorevolezza della magica tata che tutti, almeno una volta, hanno sognato di avere.

(Il Faro online)