Aria di rivoluzione a Minturno: il sindaco Stefanelli lascia il Partito democratico

8 novembre 2019 | 14:01
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Aria di rivoluzione a Minturno: il sindaco Stefanelli lascia il Partito democratico

Stefanelli: “Da oggi il mio impegno politico sarà esclusivamente dedicato a Minturno. Non ho intenzione di aderire ad altri partiti nazionali.”

Minturno – Che nel Comune di Minturno si respirasse aria di rivoluzione, lo si era capito già da un po’, da quando il sindaco, Gerardo Stefanelli, aveva annunciato l’azzeramento delle deleghe (Leggi qui) per dare nuova linfa alla sua amministrazione.

Ora, dopo aver annunciato il nuovo esecutivo(Leggi qui)  e aver (ri)conferito le deleghe (Leggi qui), il processo rivoluzionario minturnese si completa con una nuova tappa, forse, per alcuni, prevedibile: Stefanelli lascia il Partito Democratico. Lo lascia “senza avere paura”, citando la canzone del cantante solista Tommaso Paradiso, che allega nel post social in cui spiega le sue motivazioni. 

Lo lascia, come specifica per maggior chiarezza, non per aderire ad altri partiti nazionali – qualcuno ipotizzava la neonata “Italia Viva” di Renzi, qualcuno, invece, un “ritorno alle origini”, quando Stefanelli apparteneva all’Udc -, al contrario, per potersi dedicarsi alla sua Minturno“Da oggi il mio impegno politico impegno politico sarà esclusivamente dedicato a Minturno per portare a termine nel migliore dei modi questo mandato amministrativo: c’è ancora tanto lavoro da fare per i miei amati concittadini” -. Lo fa, perché, secondo lui, dopo essere uscita dal buio, Minturno è pronta finalmente per volare, volare davvero.

Stefanelli lascia il Partito democratico ringraziando, però, una persona in particolare: l’onorevole Salvatore La Penna, il consigliere regionale originario di Sezze, che, a suo dire, è sempre “stato sempre vicino all’Amministrazione civica che rappresento e in generale al territorio del sud pontino.”

Lo lascia, infine – anche se non in ordine di importanza – perché non condivide più la linea politica di cui il segretario nazionale del Partito, Nicola Zingaretti, si è fatto portavoce negli ultimi mesi.

Una rivoluzione, quindi, per Minturno, si. Ma una rivoluzione ponderata, che, come dimostrano le poche frasi lanciate sui social per l’annuncio, ha il sapore di una scelta sviscerata fin nei minimi dettagli, di una responsabilità nuova, ma sempre consapevole dei rischi che corre.

(Il Faro on line)