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Borussia Mönchengladbach vs Roma, le pagelle de Il Faro online: Zaniolo poco incisivo, Veretout una roccia

8 novembre 2019 | 01:03
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Borussia Mönchengladbach vs Roma, le pagelle de Il Faro online: Zaniolo poco incisivo, Veretout una roccia

Fonseca non riesce a trovare l’antidoto al pressing asfissiante dei tedeschi, anche se probabilmente nel primo tempo si sarebbe aspettato maggiore coraggio e carattere dai suoi giocatori

Mönchengladbach – Pesante sconfitta per 2-1 della Roma sul campo del Borussia Moenchengladbach che complica la corsa dei giallorossi ai sedicesimi di finale di Europa League (leggi qui). Vantaggio dei padroni di casa con un autogol di Fazio al 35′, poi pareggio dello stesso difensore argentino al 64′ e rete decisiva di Thuram al 95′ che fa esplodere il Borussia Park e punisce oltremodo i capitolini che non avrebbero meritato il ko.

Triplice fischio.

Dopo l’autogol del primo tempo, Fazio segna la rete del pareggio nella ripresa, ma allo scadere arriva la beffa con il gol di Thuram.#BMGRoma#ASRomapic.twitter.com/EFexNae9Ul

— AS Roma (@OfficialASRoma) November 7, 2019

I voti

Pau Lopez, 5,5 – In volo plastico sul tiro forte ma centrale di Benes, non può nulla sulla deviazione in rete di Fazio. Spesso in difficoltà sulla rimessa in gioco della palla, a causa del pressing alto dei tedeschi. Impotente anche in occasione del gol vincente di Thuram, che colpisce di testa indisturbato, dato che Fazio gli lascia tempo e spazio per far male. Indeciso.

Davide Santon, 6 – Buone le sue ripartenze dalle retrovie, ma resta impreciso al momento del cross in area. Nel secondo tempo diventa più aggressivo e dinamico, ma non supera la sufficienza.

Chris Smalling, 7,5 – Legge bene le traiettorie e anticipa spesso gli avversari, preferibilmente di testa, anche se risente delle difficoltà di impostazione del gioco di tutto il reparto. Si produce in una serie di interventi difensivi strepitosi, purtroppo vanificati dal gol di Thuram a tempo ampiamente scaduto. Da comprare subito!

Federico Fazio, 6 – Soffre l’aggressività dei tedeschi e all’inizio fa fatica a prendere la misura nei passaggi. Poi però soffia la palla a Zakaria, anticipandolo, e intercetta di coscia un tiro pericoloso di Neuhaus. Combina un bel pasticcio al 35’, quando su un lancio semi innocuo, destinato a sfilare davanti alla porta di Pau Lopez, mette il piedone e trafigge il proprio portiere. Si fa perdonare pareggiando al 63’, con una zampata sulla precisa punizione di Kolarov, ma lascia troppo spazio a Thuram in occasione del gol che decreta la sconfitta sul campo del Borussia M. Fa tutto lui.

Aleksandar Kolarov, 6 – Non particolarmente ispirato, resta ingabbiato tra i difensori del Borussia M. e la Roma risente della mancanza delle sue incursioni sulla fascia. Al 45’ tira una punizione alta sulla traversa, mentre è molto più preciso al 63’, quando imbecca Fazio.

Jordan Veretout, 7,5 – Primo tempo di grande aggressività e intelligenza, subisce tanti falli, anche da dietro, ma reagisce senza fare una piega. Cresce ulteriormente nel secondo tempo: si carica la squadra sulle spalle e tenta anche il coast to coast ma poi sbaglia il passaggio decisivo a Dzeko. Onestamente non gli si può chiedere di più, anche se non arriva a contrastare la torre di Plea per Thuram. Roccioso.

Gianluca Mancini, 5,5 – La discreta prestazione della prima mezz’ora lascia spazio a nervosismo e atteggiamenti scomposti, che gli causano il giallo al 40’. Nella ripresa è sostituito da Diawara.

Nicolò Zaniolo, 6 – Poco incisivo nel primo tempo, non trova spazio per le sue potenti accelerazioni. Molto meglio nella seconda frazione di gioco, quando prova qualche percussione, ma senza trovare gloria. È sostituito al 76’ da Ünder.

Javier Pastore, 6,5 – Anche oggi preziosismi a volontà, tra dribbling, tunnel e giocate suola-tacco, ma va anche vicino al gol al 57’ con uno splendido interno destro, su cui il portiere avversario vola a negargli la gioia della realizzazione. Cala alla distanza, quando perde brillantezza sotto il profilo atletico. Sostituito al 79’ da Perotti.

Justin Kluivert, 5 – Sembra regredito allo stadio di un mese e mezzo, quando i suoi dribbling si infrangevano inutilmente sugli avversari. Al 62’ svirgola una palla preziosa e cinque minuti dopo scivola in area al momento di tirare, quando i tifosi già pregustavano il gol. Di nuovo anatroccolo.

Edin Dzeko, 6,5 – Gioca di sponda per i compagni, soprattutto per Zaniolo, Pastore e Kluivert, che però non riescono a concretizzare. Decide allora di fare da sé ma incespica o si fa togliere la palla. In un paio di occasioni avrebbe dovuto premiare le sovrapposizioni di Kluivert e Kolarov. Probabilmente stanco.

Amadou Diawara, 6,5 – Torna in campo – in sostituzione di Mancini al 59’ – dopo un mese di assenza per la rottura del menisco e subito si impone a centrocampo, regalando ritmo e geometrie alla ripartenza della squadra, senza far mancare la copertura difensiva. Al 92’ è ammonito per perdita di tempo. Prezioso.

Cengiz Ünder, SV – Dà il cambio a Zaniolo a un quarto d’ora dalla fine. Si fa ricordare solo per una fuga velocissima sulla corsia destra che costringe Bensebaini a falciarlo da dietro, rimediando l’ammonizione. Potrebbe fare molto di più.

Diego Perotti, 5 – Stavolta il suo impatto sulla gara non è positivo. Entra al 79’ e va a sostituire Pastore in posizione da trequartista, ma è quasi invisibile. Purtroppo ci si accorge della sua presenza quando non mette giù un campanile alzato da Santon, che gli avrebbe consentito di superare la linea dei difensori e involarsi verso la porta, e quando, a solo un giro di lancette di orologio dalla fine, commette il fallo – evitabile – che porta al gol della vittoria dei tedeschi.

Paulo Fonseca, 6,5 – Non riesce a trovare l’antidoto al pressing asfissiante dei tedeschi, anche se probabilmente nel primo tempo si sarebbe aspettato maggiore coraggio e carattere dai suoi giocatori. Anche stavolta comunque la squadra esce rinfrancata dagli spogliatoi, all’intervallo, e infatti meriterebbe almeno il pareggio. Ma evidentemente è destino che i tedeschi del M’Gladbach siano ingiustamente premiati dalla sorte e dagli arbitri (nell’azione dell’autogol di Fazio, la palla era uscita sotto gli occhi dell’assistente di linea). Sfortunato.

(Il Faro online)