Totem pubblicitari abusivi: dopo l’interrogazione della Lega a Formia scatta la rimozione

12 novembre 2019 | 15:00
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Totem pubblicitari abusivi: dopo l’interrogazione della Lega a Formia scatta la rimozione

Dopo l’interrogazione della Lega Formia, è stato verificato che il comando dei vigili urbani non aveva dato il proprio parere per il posizionamento delle affissioni.

Formia – Nei giorni scorsi, i consiglieri comunali della Lega Formia – rispettivamente Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli -, hanno presentato un’interrogazione urgente indirizzata al Sindaco – anche nella veste di attuale assessore al Bilancio -, all’assessore all’Urbanistica Paolo Mazza, all’assessore al Turismo Kristian Franzini, al segretario generale Alessandro Izzi e al presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele.

Il motivo? Le autorizzazioni dei totem pubblicitari presenti in città, la commistione tra pubblicità istituzionale e commerciale estiva e la possibile mancata riscossione dei tributi minori CIP (pubblicità) e TOSAP, previsti dalla legge ed il mancato relativo controllo.

“Premesso che – si legge, infatti, nell’interrogazione – i tributi locali sono fondi di finanziamento per i servizi che vengono erogati dagli enti locali. Essi comprendono la Tosap, cioè la Tassa per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche, l’icp, cioè l’Imposta Comunale Pubblicità, CIP Canone per le Iniziative Pubblicitarie, e DPA Diritti di Pubblica Affissione, e Iuc, cioè l’Imposta Unica Comunale su casa e rifiuti. La Iuc a sua volta include la Tasi, cioè la Tassa sui Servizi Indivisibili, l’Imu, cioè l’Imposta Municipale (quella che un tempo era chiamata Ici, cioè Imposta Comunale Immobili) e la Tari, cioè la Tassa sui Rifiuti (quella che un tempo era chiamata Tarsu, cioè Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani, e ancora prima Tares.

I tributi locali sono prestazioni coattive a livello del patrimonio dei contribuenti, i quali sono tenuti a versare agli enti locali una parte dei propri beni.

Tutto ciò premesso – prosegue la nota – i consiglieri interrogano il Sindaco, l’assessore all’Urbanistica e l’assessore al Turismo e allo sviluppo economico chiedendo: di chi sia la proprietà di tali totem pubblicitari; Chi ha gestito tali totem pubblicitari che contenevano contemporaneamente pubblicità istituzionale e commerciale e con quale atto amministrativo autorizzativo (sprovvisti del quale sarebbero totalmente abusivi); Se gli assessori interrogati erano e sono a conoscenza, ognuno per le proprie competenze assessorili, dell’esistenza dei totem pubblicitari in oggetto visto che sono presenti anche nei pressi del Palazzo Comunale; Se siano stati autorizzati dall’ufficio Urbanistica /Pubblicità secondo le vigenti leggi e regolamenti (se ne chiede copia), in caso contrario si chiede di sapere come sia possibile la presenza di tutti questi totem pubblicitari “abusivi” e perché l’amministrazione non ha preso provvedimenti; Se il Comando vigili ha provveduto a dare il parere per il posizionamento dei totem pubblicitari (se ne chiede copia), in caso contrario si chiede di sapere come sia possibile la presenza di tutti questi totem pubblicitari “abusivi” e perché non sono stati presi provvedimenti; Se la localizzazione di detti impianti sia in contrasto con quanto previsto dal Codice della strada e se l’ancoraggio della struttura sia in regola con le normative vigenti al fine di tutelare la pubblica incolumità.

E, ancora, chiedono: “Cosa era stato autorizzato se la pubblicità istituzionale o quella commerciale; Se le autorizzazioni dei punti 4-5-6 siano state date “a voce”… ; se sono stati pagati i relativi tributi minori ICP e TOSAP (se ne chiede copia delle quietanze), quanto è stato pagato diviso per tributo, se continuano a pagare visto che dal lontano giugno 2019 sono attualmente ancora sui nostri marciapiedi e piazze; se gli interrogati sono a conoscenza che, le attività commerciali locali, sicuramente ignave ed in buona fede sull’iter autorizzativo di tali totem e che loro malgrado a causa della totale mancanza di controlli potrebbero essere corresponsabili con reati di varia natura, stanno ricevendo nuove proposte pubblicitarie anche per il Natale 2019.

E, infine, chiedono: “Se gli interrogati hanno provveduto a reperire sponsorizzazioni private per il Comune o società privata che sia “per permettere a Formia lo svolgimento delle manifestazioni estive …” nonostante i 600.000€ previsti in bilancio; Se il territorio Comunale è soggetto a controlli previsti dalla legge per i tributi sopra indicati, chi effettua detti controlli e con quali risultati (si richiedono verbali e documentazione); Di chi sia la responsabilità in caso di danni a cose o persone visto che con le ultime piogge due di questi (vedi foto) si sono distrutti a pochi centimetri dalla strada ed i pannelli solo per circostanze fortunose non sono finiti sulla corsia; Se per quanto concerne gli impianti di affissione diretta dei soggetti privati sia stato mai richiesto il Canone per le Iniziative Pubblicitarie (CIP).”

Scoppia il caso e arriva la rimozione dei totem

Ebbene, quasi nemmeno il tempo di depositare l’interrogazione e di darne notizia alla stampa, che sulla presunta abusività dei totem pubblicitari presenti a Formia è scoppiato un vero e proprio caso che, alla fine, ha portato alla rimozione degli stessi.

È stato verificato, infatti, che i due consiglieri leghisti avevano ragione almeno su una cosa: il comando dei vigili urbani non ha mai dato il proprio parere per il posizionamento delle affissioni. Non solo. La localizzazione di tali totem, infatti, era in contrasto con quanto previsto dal codice della strada.

La società in questione – quella chiamata per la promozione delle iniziative di Natale – ora è stata multata dalla Polizia municipale e dovrà pagare 180 euro per ogni cartellone pubblicitario affisso abusivamente.

(Il Faro on line)