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Ostia, lavoravano la cocaina in albergo: arrestati in tre. Due sono affiliati alla ndrangheta

15 novembre 2019 | 15:37
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Ostia, lavoravano la cocaina in albergo: arrestati in tre. Due sono affiliati alla ndrangheta

Operazione antidroga della Squadra Mobile che arresta due calabresi affiliati alla ndrangheta e un siciliano sequestrando tre kg di cocaina

Ostia – Nella tranquillità di una camera d’albergo lavoravano la cocaina che per conto della nrangheta avrebbero venduto all’ingrosso ai clan del litorale romano.

Tre persone, due calabresi appartenenti al clan “Pelle” di San Luca ed al clan “Pizzata” di Bovalino ed un siciliano, al termine di una complessa operazione condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Roma. Gli investigatori hanno individuato la stanza di una albergo, a Ostia, nella disponibilità dei tre arrestati adibita ad un vero e proprio laboratorio per la lavorazione della droga.

Nel corso dell’operazione, dentro la camera di albergo, sono stati rinvenuti più di 3 kg di cocaina suddivisa in un pacco da 1 kg, riportante il marchio “RS” appena confezionato ed ancora riposto all’interno di una pressa, ed altri 2 kg conservati in buste sottovuoto nonchè sequestrati altrettanti kg di sostanza da taglio, la cui natura è ancora in corso di accertamento.

Parte della cocaina sequestrata a Ostia: un panetto recava la sigla RS

In particolare la camera d’albergo era stata adibita dai tre arrestati ad un vero e proprio centro per la raffinazione e lo smercio di cocaina, difatti all’arrivo dei poliziotti dell’antidroga i due calabresi hanno cercato invano di lavare una pentola che stavano utilizzando per cuocere la cocaina ed un frullatore e, successivamente, hanno cercato di gettare dalla finestra interi bustoni contenenti cocaina e di darsi alla fuga.

All’interno dell’appartamento si è proceduto anche al sequestro di involucri vuoti di pacchi di cocaina, palloncini che venivano utilizzati per avvolgere i panetti di cocaina, nastro avvolgente trasparente, una pressa, un punteruolo, un batticarne, un colino, lievito e zucchero a velo ed altro materiale utilizzato per il “taglio” della cocaina.

I poliziotti dell’Antidroga hanno notato il soggetto siciliano uscire dall’albergo con uno zaino che occultava all’interno di una macchina prima di allontanarsi a bordo della stessa. Pertanto gli agenti hanno fermato il soggetto a bordo dell’auto e proceduto a perquisizione personale e veicolare rinvenendo, all’interno dello zaino, una pressa con all’interno un pacco da 1 kg di sostanza stupefacente.

Gli investigatori in servizio di appostamento, dopo aver bloccato il conducente dell’auto, hanno proceduto alla perquisizione all’interno della camera d’albergo ritrovando la rimanente parte di sostanza stupefacente sequestrata. Gli arrestati avevano trovato nella stanza d’albergo un luogo sicuro ed isolato ove provvedere all’occultamento ed alla lavorazione della sostanza stupefacente riducendo al minimo i rischi di controlli da parte delle forze dell’ordine che, tuttavia, ancora una volta sono riuscite ad intervenire e a debellare un’attività di spaccio.