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Fiumicino: bivacchi e senza tetto davanti all’Emmepiù di via delle Ombrine, è emergenza

22 novembre 2019 | 10:18
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Fiumicino: bivacchi e senza tetto davanti all’Emmepiù di via delle Ombrine, è emergenza

Da una parte l’esigenza di aiutare chi sta in difficoltà, di rispettare la dignità umana, dall’altra l’esigenza di garantire a bambini, donne e anziani la libertà di poter vivere la città in serenità

Fiumicino – Da una parte l’esigenza di aiutare chi sta in difficoltà, di rispettare la dignità umana, di non ghettizzare chi ha problemi esistenziali, dall’altra l’esigenza di tutelare la collettività, di garantire a bambini, donne e anziani la libertà di poter passeggiare e fare la spesa senza essere importunati. E il “corto circuito” che Fiumicino sta vivendo in via delle Ombrine, conosciutissima via del centro storico.

Diverse segnalazioni sono arrivate in redazione al Faro on line, e dunque poniamo il problema. La fotografia è preoccupante: degrado, sporcizia, una piccola baraccopoli, sacchi di immondizia “speciale” da mesi sul marciapiede.

Nei pressi del Supermercato Emmepiù, il corto circuito di cui parlavamo: alcune persone stazionano fisse per chiedere l’elemosina. Ma non è questo il punto. E’ che lì praticamente ci vivono, si “lavano”, urinano. Anche davanti alla gente che passa, donne e bambini compresi.

A volte si mostrano un po’ “alticci” di birra, e diventa difficile anche richiamarli ad un comportamento più consono. Ora che fa freddo, spesso ci sono anche rifiuti “carbonizzati”, ciò che resta di qualche bivacco.

E’ una situazione molto delicata, perché – come dicevamo – questi sbandati sono persone come gli altri, con la stessa dignità, e certamente con un bisogno di aiuto maggiore di chi passa per andare a fare spesa. Sono esseri umani da capire, proteggere, aiutare. Ed è il Comune – che certamente si sarà già attivato ma, ad oggi, senza risultati – che deve trovare il modo efficace di intervenire.

Dall’altra c’è anche la necessità di garantire ai minorenni, agli anziani e alle donne che passano quel minimo di sicurezza che gli è dovuto. Non solo per possibili aggressioni, ma anche per lo spavento che da certi atteggiamenti può generare.

Questa situazione, insomma, fa del male un po’ a tutti. A chi soffre in condizioni di degrado, a chi vorrebbe (e avrebbe tutto il diritto) di vivere la città in serenità, all’immagine stessa di Fiumicino che, ricordiamo, è meta turistica e su quello basa buona parte della sua economia.