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Ex Ilva, Conte: “l’obiettivo è un nuovo piano industriale ed evitare il default degli impianti”

23 novembre 2019 | 08:59
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Ex Ilva, Conte: “l’obiettivo è un nuovo piano industriale ed evitare il default degli impianti”

Dopo la riunione di Palazzo Ghigi, si scongiura la chiusura degli impianti e si assicura il proseguimento della produzione

La riunione a Palazzo Chigi tra il governo e i vertici di ArcelorMittal apre spiragli di trattativa sull’ex Ilva di Taranto.

“I Mittal – ha detto il premier Giuseppe Conte parlando con i cronisti al termine dell’incontro – durante questo ampio confronto si sono resi disponibili ad avviare immediatamente una interlocuzione volta a definire un percorso condiviso a Taranto”.

“Prendiamo atto di questa mutata disponibilità, di questa grande apertura” da parte dei Mittal, “fermo restando che non abbiamo incassato nessun risultato. Si avvierà una negoziazione che sarà complicata e faticosa, ci saranno tanti risvolti” dice il premier. “Siamo disposti – aggiunge – a concedere un differimento del processo a condizione che Mittal assicuri e garantisca l’attività produttiva anche in fase negoziale”.

Un primo passo che porta a prendere tempo per evitare il default degli impianti. Intanto si aprirà un confronto per arrivare a un “nuovo piano industriale con soluzioni produttive con tecnologie ecologiche e massimo impegno nel risanamento ambientale”.

“Il 27 novembre – ha dichiarato Conte – è stata fissata l’udienza per il procedimento cautelare d’urgenza: una nostra reazione questa rispetto all’iniziativa di Mittal. Ma per consentire questa interlocuzione che possa partorire quello che sarà un piano industriale avanzatissimo sul piano tecnologico e di energie pulite dobbiamo assicurare un rinvio dell’udienza. Chiederemo dunque ai Commissari una breve dilazione dei termini processuali: chiederemo di posporre l’udienza ad un periodo congruo successivo per consentire che si realizzi l’interlocuzione”.

Il premier spiega poi che “il governo è disponibile a sostenere” il negoziato con ArcelorMittal sull’ex Ilva “anche con misure sociali in accordo con le associazioni sindacali. Dal nostro punto di vista, andrà garantito il massimo livello di occupazione” sottolinea Conte, riferendo inoltre che “è stata valutata anche la possibilità di un coinvolgimento pubblico nel nuovo progetto. Abbiamo messo subito sul tavolo il pieno coinvolgimento del sistema Italia. Abbiamo assicurato in questa prospettiva la disponibilità anche di un coinvolgimento pubblico”.

“Per la città -, ribadisce il Premier -, è in programma una serie di interventi (“Il cantiere Taranto“) con un mix di misure governative e di progetti di campioni dell’economia italiana, a partire dalle grandi aziende partecipate come Snam, pronta a investire 40 milioni”.

Come andrà a finire neanche lui si spinge a garantire. Nel governo continuano a serpeggiare timori su un passo indietro finale di Mittal. Per ora si scongiura la chiusura degli impianti e si assicura il proseguimento della produzione. Un risultato fino a poche ore prima dell’incontro, per nulla scontato.