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Calicchio: “Intimidazione contro una donna che voleva aiutare l’amministrazione”

25 novembre 2019 | 17:36
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Calicchio: “Intimidazione contro una donna che voleva aiutare l’amministrazione”

L’assessore: “La violenza sulle donne assume diverse forme e a nessuno passi per la testa di minimizzare fatti del genere”

Fiumicino – “Com’è noto, il mio assessorato sta studiando alcune misure per istituire zone pedonali davanti alle scuole per facilitare l’entrata e l’uscita quotidiane dagli istituti. Il progetto è già partito, in via sperimentale, a Fregene riscuotendo un certo successo tra i genitori”. Lo dichiara l’assessore alla Scuola Paolo Calicchio.

“Nell’ambito di questo progetto alcune realtà attive sul territorio (comitati, associazioni ecc) si sono proposte di raccogliere firme tra i residenti perché sia un’iniziativa condivisa – prosegue Calicchio -. E’ successo anche in una località del nostro territorio dove una giovane donna, animata da un forte senso civico, ha iniziato a raccogliere le firme. Guarda caso, proprio nei giorni di questa attività, qualche incivile ha deciso di intimidirla facendole trovare sull’auto una gran quantità di peni finti“.

“Un gesto vile e sessista, oltre che violento – prosegue Calicchio -: non servono i lividi perché un gesto sia classificato come violento. Un atto che proprio in una giornata come questa va denunciato e condannato senza se e senza ma”.

“La violenza sulle donne assume diverse forme – insiste l’assessore – e a nessuno passi per la testa di minimizzare fatti del genere“.

“Ho deciso, di mia iniziativa, di chiedere la sospensione della raccolta firme perché nessuno deve essere esposto a violenze simili per avere sposato un’iniziativa dell’amministrazione – sottolinea Calicchio -. Quello che non sospenderemo, invece, è il progetto delle aree pedonali che proseguirà in tutte le località dove lo riterremo utile, in collaborazione con la Polizia Locale e il delegato del Sindaco alla Sicurezza Parente”.

“Ribadisco la mia ferma condanna a quanto accaduto a Focene – conclude l’assessore – che ci chiama tutti in causa in quanto cittadini di questo Paese“.

(Il Faro online)