Corridoi umanitari, altri 33 richiedenti asilo arrivano in Italia: l’accoglienza è a carico del Vaticano

2 dicembre 2019 | 17:38
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Corridoi umanitari, altri 33 richiedenti asilo arrivano in Italia: l’accoglienza è a carico del Vaticano

Ad annunciarlo è l’Elemosineria apostolica, specificando che l’accoglienza di questi profughi sarà, anche in questo caso, a carico della Santa Sede, attraverso l’Elemosineria Apostolica, e della Comunità di Sant’Egidio.

Città del Vaticano – Prosegue l’impegno della Santa Sede e della Chiesa cattolica a sostegno dei rifiugiati. Oggi il card. Konrad Krajewski, elemosimiere del Papa, si è recato nuovamente nell’Isola di Lesbo, insieme ad alcuni responsabili della Comunità di Sant’Egidio e rientrerà poi in Italia il prossimo 4 dicembre con un gruppo di 33 profughi richiedenti asilo politico.

Questa operazione si concluderà nel mese di dicembre, quando altri 10 profughi verranno accompagnati in Italia, dando così inizio alle procedure necessarie per la richiesta di protezione internazionale. A darne notizia è l’Elemosineria apostolica, specificando che l’accoglienza di questi profughi sarà, anche in questo caso, a carico della Santa Sede, attraverso l’Elemosineria Apostolica, e della Comunità di Sant’Egidio.

Il Papa, in occasione del suo viaggio all’Isola di Lesbo nell’aprile 2016 – si ricorda in un comunicato – aveva portato con sé in Italia tre famiglie siriane richiedenti asilo, di cui la Santa Sede si assunse l’onere di accoglienza e di sostentamento, mentre l’ospitalità e il percorso di integrazione vennero seguiti dalla Comunità di Sant’Egidio.

Nello scorso mese di maggio, a tre anni da quell’evento, il Papa chiese all’Elemosiniere di tornare nell’isola per rinnovare la solidarietà al popolo greco e ai profughi e, anche in questa occasione, espresse il desiderio di compiere un ulteriore gesto di solidarietà e ospitare un gruppo di giovani profughi e alcune famiglie provenienti dall’Afghanistan, dal Camerun e dal Togo.

Dopo un intenso periodo di trattative ufficiali tra gli organismi competenti al fine di realizzare questo nuovo corridoio umanitario, il Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana ha dato l’assenso definitivo a svolgere l’operazione.

La nota della Comunità di Sant’Egidio

La Comunità di Sant’Egidio è felice di ospitare i profughi che Papa Francesco ha deciso di portare in salvezza con un corridoio umanitario da Lesbo, attraverso l’Elemosineria Apostolica, e di facilitarne l’integrazione in Italia.

L’accoglienza a 33 rifugiati di diversa nazionalità (Afghanistan, Camerun e Togo), così come quella prevista per altri 10 nei prossimi giorni, in accordo con il ministero dell’Interno, ha l’obiettivo di offrire un futuro a chi vive – molti ormai da lungo tempo – nei campi profughi nell’isola greca.

Dopo la visita dello scorso mese di maggio insieme all’Elemosineria Apostolica, Sant’Egidio aveva organizzato d’estate (tra luglio e agosto) una presenza di volontari a Lesbo e a Samos per manifestare, attraverso numerose iniziative, la sua solidarietà ai profughi presenti nelle due isole.

(Il Faro online)