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Lancia un sasso dal cavalcavia della Pontina, poi si rifugia nel campo nomadi

3 dicembre 2019 | 15:58
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Lancia un sasso dal cavalcavia della Pontina, poi si rifugia nel campo nomadi

Protagonista dell’episodio un ragazzo con la felpa rossa. Indagini in corso

Pomezia – “Questa volta non è il consueto incendio all’interno del campo nomadi di via Pontina, a Castel Romano, ma un ennesimo episodio anch’esso gravissimo e consueto con un ragazzo con la felpa rossa che lancia un sasso contro una autovettura in transito sulla Via Pontina per poi rientrare all’interno del campo nomadi”.

E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale. “Da tempo chiediamo –ricorda Benvenuti – che venga trasferito il campo nomadi di Castel Romano adiacente a Pomezia , presente all’interno della Riserva di Decima Malafede ed installato, lo vogliamo ricordare, temporaneamente dal Comune di Roma -per soli tre mesi nell’agosto del 2006- e che invece è rimasto a creare notevoli problemi di sicurezza nell’area.

E’ una condizione incompatibile con una riserva naturale, di raccolta e smaltimento irregolare di rifiuti e materiali tossici, nonché di continui incendi all’interno e nei pressi del campo e di furti con autovetture incendiate nei pressi dell’insediamento o azioni come quello del lancio di sassi alle auto che transitano sulla Via Pontina.
Come Ecoitaliasolidale da anni stiamo chiedendo alle Istituzioni preposte, dalla Regione Lazio, al Ministro dell’Interno, al Ministero dell’Ambiente di assumere immediati interventi per smantellare il campo.

Il campo di Castel Romano è totalmente incompatibile –conclude Benvenuti – all’interno di una Riserva Naturale e deve essere immediatamente trasferito, per ragioni di sicurezza, per difendere un segmento di territorio che non può essere ostaggio di roghi e combustione di materiale tossico o di rifiuti e che deve costantemente essere controllato sino alla chiusura”.