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Gli studenti della “Melone” in visita alla Fao di Roma

5 dicembre 2019 | 06:15
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Gli studenti della “Melone” in visita alla Fao di Roma
Gli studenti della “Melone” in visita alla Fao di Roma
Gli studenti della “Melone” in visita alla Fao di Roma
Gli studenti della “Melone” in visita alla Fao di Roma
Gli studenti della “Melone” in visita alla Fao di Roma

Gli alunni: “Questa visita ci ha fatto prendere maggiore coscienza della fame nel mondo”

Ladispoli – “Dopo un viaggio in treno e metropolitana, il 15 novembre 2019, noi alunni delle classi 3H e 3I tempo prolungato dell’I.C. ‘Corrado Melone’ di Ladispoli siamo giunti alla nostra meta, ai piedi dell’Aventino, la sede della Fao, acronimo di Food and Agriculture Organization, la più grande agenzia dell’Ono”.

Inizia così il resoconto degli studenti della Corrado Melone di Ladispoli, che aggiungono: “Appena visto da fuori, il palazzo ci è sembrato molto austero e freddo, invece quando abbiamo varcato l’entrata principale, dopo i dovuti controlli, ci siamo ricreduti: ambienti molto ampi, colorati e vivaci. Il primo elemento che è saltato all’occhio, all’esterno, è stata la maestosa bandiera dell’Onu che sventolava alta.

Sotto l’attenta osservazione dei professori – Specchi, Nobile, Pilotti, Del Re, Esercizio – siamo entrati all’interno dell’enorme edificio costruito nel 1938 durante la dittatura fascista e poi trasformato in sede ufficiale della Fao nel 1951. All’interno abbiamo ritrovato più volte lo stemma della Fao: una spiga di grano circondata da una ghirlanda di ulivo e accompagnata dalla scritta in latino Fiat panis, ossia Che ci sia cibo (per tutti).

Siamo stati subito accolti da un simpatico signore che ci avrebbe fatto da guida. Il suo nome è Giancarlo, ex impiegato della Fao, ora in pensione, molto preparato; una persona dai modi cordiali e molto appassionata del suo lavoro. Tutti noi abbiamo preso degli appunti e abbiamo ascoltato attentamente.

La prima cosa che ci ha fatto vedere sono stati sei pannelli di marmo su cui era inciso il preambolo della Costituzione della Fao che spiega il compito che ha da svolgere questa organizzazione per il benessere della popolazione mondiale e del nostro pianeta, in sei lingue: Inglese, Francese, Spagnolo (che fin dalla nascita della FAO sono le sue lingue ufficiali), Arabo, Russo e Mandarino (che si sono aggiunte dopo, in quanto tre delle lingue più parlate al mondo). All’interno, però, la lingua più parlata è l’Inglese.

La Fao è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ed è inoltre la più grande agenzia specializzata dell’Onu. La sua missione è sconfiggere la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione, affinché in tutto il mondo ogni essere umano disponga di alimenti sicuri e di sostanze nutritive sufficienti per condurre una vita attiva e in buona salute.

Eliminare la povertà, specialmente quella rurale, e portare avanti un progresso economico e sociale per tutti; attraverso l’aumento della produzione alimentare, la promozione dello sviluppo agricolo e di stili di vita sostenibili. Promuovere l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali, a beneficio delle generazioni presenti e future.

La guida ci ha spiegato che la Fao non è nata in Italia. Essa ebbe origine, infatti, grazie all’economista e agrario inglese, naturalizzato australiano, Frank Lidgett McDougall che nel 1943 incontrò il presidente degli Stati Uniti d’America Roosevelt al quale espose la sua richiesta di creare un’organizzazione intergovernativa permanente per l’agricoltura e l’alimentazione.

A Québec (Canada), in seguito ad una conferenza, il 16 ottobre 1945 nacque ufficialmente la FAO. La prima sede, che fu provvisoria, si trovava a Washington. Nel 1949 ci furono delle votazioni in Conferenza generale per stabilire la sede definitiva; si offrirono Svizzera, Stati Uniti, Italia e la sede centrale dell’ONU stessa. L’Italia vinse per due voti sugli Stati Uniti e nel 1951 ci fu il trasferimento dagli Usa a Roma con due navi messe a disposizione dallo Stato italiano.

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