Seguici su

Cerca nel sito

Gli studenti della “Melone” in visita alla Fao di Roma foto

Gli alunni: "Questa visita ci ha fatto prendere maggiore coscienza della fame nel mondo"

L’agenzia è però, intanto, riuscita a raggiungere altri traguardi tra cui l’eliminazione della peste bovina e dell’oncocerchiasi, malattia oggi curabile causata da una mosca che deposita le proprie larve sui bulbi oculari portando alla cecità gli esseri umani.

In questo ambiente spesso si allestiscono delle mostre riguardanti temi e scopi della FAO: al momento c’era l’esposizione di un progetto giapponese sulle nuove tecnologie rispettose della natura e un altro legato alle Isole Svalbard.

In questo enorme spazio era presente anche la statua “La morte e il pianto” in ricordo di Alan Kurdi, il piccolo profugo siriano di tre anni annegato davanti alla spiaggia di Bodrum in Turchia. L’opera, dello scultore Luigi Prevedel, fu donata da Papa Francesco per la giornata mondiale dell’alimentazione nell’ottobre del 2017.
Nell’edificio sono presenti 25 sale conferenze.

Noi, per prima, abbiamo visto quella donata dagli Emirati Arabi Uniti, la penultima nata, che è una sala media. Qui sono presenti sei cabine di interpretazione simultanea nelle sei lingue ufficiali (le sale grandi ne hanno otto), ed un grande schermo per collegarsi in videoconferenza con cinque/sei Paesi contemporaneamente.

La sala ha elementi stilistici ed architettonici che richiamano lo Stato donatore: sagome di palme, pali verdi che rappresentano queste piante ed una scanalatura che si riempie d’acqua e viene illuminata, che vuole simboleggiare un’oasi nel deserto. Particolare il fatto che ogni Stato che ha donato la sua sala di rappresentanza l’ha progettata e arredata a proprio gusto. Abbiamo poi visto anche la Sala Rossa e la Sala Verde, entrambe contenenti 800 posti. Nella Sala Rossa era in atto una conferenza. Di solito è qui che si riunisce il Consiglio: 49 Stati lo compongono a rotazione, ogni tre anni.

La Sala Verde è stata ristrutturata nel 1999 ed ha un aspetto molto dinamico. Ognuna di queste due sale è arredata con accessori, mobili e poltrone del rispettivo colore. Infine siamo entrati nella Sala Plenaria (molto grande, ha 1180 posti), donata dallo Stato italiano insieme a quelle Verde e Rossa. In quest’ultima, ad ogni fine mandato, si elegge il Direttore generale.