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Possanzini: “Basta proporre referendum per la creazione del Comune di Ostia”

8 dicembre 2019 | 18:00
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Possanzini: “Basta proporre referendum per la creazione del Comune di Ostia”

“Abbiamo bisogno di superare lo schema amministrativo dell’attuale Comune di Roma, ormai oggettivamente fuori misura”

Ostia – “L’idea di risolvere i problemi dei cittadini, che sono tanti, con la secessione del territorio, con la bacchetta magica del comune autonomo, è una idea fuori dal tempo, una proposta che non tiene conto della enorme trasformazione urbanistica e sociale avvenuta nel Municipio X e in tutta l’area metropolitana di Roma”, si legge in un comunicato diffuso da Marco Possanzini, segretario di Sinistra Italiana X Municipio.

Come può reggersi in piedi il Comune autonomo di Ostia e Ostia Antica, così come proposto dal comitato per l’autonomia di una parte del Municipio X, dove per altro si definisce “confine naturale” un canale artificiale di bonifica, che non ha alcuna realtà produttiva reale? Il sospetto – continua Possanzini – è che tutto si regga grazie all’apertura di credito verso i costruttori e cioè vero le colate di cemento nell’unico tratto appetibile, il lungomare e la costa. Oltre all’enorme impatto ambientale, tema su cui dovremmo tutti riflettere compresi i promotori del referendum secessionista, c’è il fatto che le risorse derivanti dalla cementificazione sono a tempo determinato e non costituiscono fonte di sostegno economico strutturale… Ad esempio la proposta, corretta senza troppo clamore in corso d’opera dai promotori, di inserire nel perimetro del comune autonomo tutta la fascia marittima dal Porto di Roma fino a Torvaianica è un chiaro regalo agli ‘stabilimentari’ per garantire loro totale agibilità”.

“C’è poi un altro tema: l’autonomia decisionale del nascente comune autonomo. Dal 2011 il Municipio X gode dell’autonomia totale sul litorale in termini di gestione delle spiagge e del verde pubblico. E’ del tutto evidente, nonostante tante amministrazioni di differenti orientamenti, che nulla sia stato risolto non perché sono mancati gli strumenti ma perché è mancata la volontà politica di intervenire e soprattutto di cambiare ciò che non andava. In questo contesto si inserisce all’improvviso la proposta di Italia Viva, promossa dai consiglieri regionali Cavallari e Tidei, di promuovere un Referendum per trasformare tutto il Municipio X in comune autonomo e non solamente una parte. Chi conosce bene la storia del nostro territorio sa bene che su questa stessa proposta sono stati già celebrati negli anni due referendum e la risposta dei cittadini fu “no” alla proposta di comune autonomo. La proposta di Italia Viva è chiaramente una modalità opaca per mettere un bastone fra le ruote e affossare la proposta di referendum su Ostia e Ostia Antica comune. Lo sviluppo urbanistico e i nuovi insediamenti residenziali del nostro territorio, concentrati principalmente nella periferia del Municipio X, cioè quella parte di territorio storicamente contraria ad una proposta di Comune autonomo, determinerebbero un esito quasi scontato della consultazione referendaria. Non era meglio quindi per Italia Viva, invece di utilizzare questi giochi di prestigio, dichiarare la contrarietà alla proposta di secessione di un pezzo di Municipio dalla Capitale aprendo contestualmente una discussione per promuovere la vera riforma di cui necessità Roma e la sua immensa periferia? In questo senso apprezziamo e condividiamo la posizione del Pd del Municipio X che ha bocciato qualsiasi ipotesi secessionista rafforzando la necessità di giungere quanto prima ad una ridefinizione amministrativa di Roma e dell’area metropolitana della Capitale d’Italia”.

“Abbiamo il necessario bisogno – conclude Possanzini – di superare lo schema amministrativo dell’attuale Comune di Roma, ormai oggettivamente fuori misura, troppo grande per gestire la vita di quartiere e nello stesso tempo troppo piccolo per regolare le trasformazioni delle immense aree periferiche. Le sue funzioni vanno trasferite agli attuali Municipi, da trasformare tutti in Comuni Metropolitani e alla nascente Città Metropolitana che dovrà essere la struttura amministrativa di sintesi, di indirizzo e di controllo”.

(Il Faro online)