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Acqua torbida dalle casette, “Minturno libera” attacca amministrazione e gestore

16 dicembre 2019 | 14:01
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Acqua torbida dalle casette, “Minturno libera” attacca amministrazione e gestore

“Minturno libera” critica aspramente l’amministrazione comunale e la società che gestisce la distribuzione, per non aver avvisato dell’acqua torbida.

Minturno – Nel mirino del comitato civico “Minturno libera” tornano le casette dell’acqua e, con loro, tutti i dubbi sull’effettivo funzionamento e sulla manutenzione di questo servizio (Leggi qui).

Partendo dalle numerose segnalazioni ricevute dai cittadini, infatti, il comitato civico critica aspramente l’amministrazione comunale, targata Stefanelli, e la società che gestisce la distribuzione, per non aver avvisato che l’acqua torbida – di un giallo paglierino – che sgorga dai rubinetti, viene fuori anche dalle casette.

“Dopo appena 5 mesi dall’installazione – sottolineano dal comitato civico – l’acqua è già torbida e nessun amministratore ne sconsiglia l’utilizzo, anzi, si è continuato a pubblicizzare un prodotto di cui nessuno ne garantisce la qualità.

Mesi fa, avevamo anche precisato che, l’Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria ha stilato alcune regole da rispettare e ha affermato che il prodotto è buono ma solo ad alcune condizioni. Invece, a Minturno, da quando sono state installate, c’è stata solo una corsa alla promozione di tale dispositivo, che ricordiamo è privato, senza che nessuno si sia preso la responsabilità e l’onere dei controlli, delle manutenzioni e, quindi, della salubrità del prodotto erogato e ingerito dai cittadini.”

Il comitato civico, poi, dopo aver messo in evidenza come l’assessore D’acunto abbia promosso il prodotto “glissando però sulle condizioni microbiologiche dell’acqua”, sottolinea anche come sia l’amministrazione che il gestore, invece di fare chiarezza, in merito alla qualità dell’acqua si siano semplicemente palleggiati le responsabilità.

Per questo, gli esponenti di “Minturno libera” concludono: “Chi ha interesse a vendere questo prodotto che costa dieci volte in più rispetto all’acqua del rubinetto e di cui non è garantita la salubrità? E, soprattutto, perché continuano ad esserci annunci sui tabelloni luminosi del Comune riportanti la dicitura “acqua non potabile” se poi, nessuno sta scoraggiando l’utilizzo dell’acqua delle casette?”

(Il Faro on line)