L’Opposizione: “Pioggia di multe a Fiumicino, guerra di carte bollate e cartelle a gò gò”

16 dicembre 2019 | 17:03
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L’Opposizione: “Pioggia di multe a Fiumicino, guerra di carte bollate e cartelle a gò gò”

“Invio a tappeto di multe (tantissime già pagate) risalenti a 5 anni fa. Così si penalizzano i cittadini”

Fiumicino – “Siamo arrivati all’assurdo che ci vuole una sentenza del Tribunale amministrativo regionale per poter visionare gli atti del Comune. Se questo è il tanto decantato il Palazzo di vetro, siamo messi male”.  Lo afferma un comunicato stampa firmato dall’intera opposizione (Crescere Insieme, Cristiano Popolari, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia).

“Ci riferiamo – spiega il comunicato – ad un tema peraltro sentitissimo dai cittadini, che è quello delle multe. Cose che incidono sul portafoglio delle famiglie.

L’ordinanza del Tar

E’ un fatto che il Tar del Lazio abbia obbligato il Comune (ricorso numero di registro generale 10026 del 2019) a produrre gli atti inerenti gli appalti della Fiumicino Tributi, e relativo bando di gara, rispetto proprio al settore della riscossione delle multe. Si è arrivati al Tar dopo che tali documenti, dalla ditta che era stata esclusa dalla gara per eccesso di ribasso, li aveva chiesti per le vie ordinarie, senza alcun risultato.

Quello della trasparenza è un tema più volte sollevato: dalle Commissioni in cui o mancano gli assessori che dovrebbero riferire o mancano i documenti, ai consigli comunali dove riceviamo le documentazioni in tempi troppo ristretti per poterle esaminare, alle interrogazioni che cadono nel vuoto.

E’ un atteggiamento che non comprendiamo e che stigmatizziamo: il Comune può e deve, per sua stessa missione elettorale, essere trasparente, Ma così non è.

Multe, cartelle “pazze”

In questo caso c’è un aggravio del problema. Risulta infatti che la Fiumicino Tributi stia mandando una serie di cartelle esattoriali per multe risalente a circa 5 anni fa. E’ la solita storia: si mandano gli avvisi a tutti, sia chi ha pagato sia chi non ha pagato, e poi è un problema del contribuente aver conservato le ricevute a dovere per 5 anni, prendersi un giorno di ferie per poter andare in Comune, farsi decine di chilometri.

Anche questo è un modo di operare che riteniamo vessatorio. Il Comune deve avere un database esatto di chi ha pagato (visto che i soldi li ha riscossi) e chi no, e mandare le lettere solo a chi è moroso. Altrimenti si va a colpire solo chi è più debole, chi non ricorda più dove ha messo 5 anni prima la multa, soprattutto chi è anziano.

“Uno spreco di denaro pubblico”

C’è poi uno spreco di denaro pubblico: tutte le cartelle inviate, contestate e annullate, hanno comunque un costo di notifica. Che paga il Comune, cioè l’intera comunità. E allora, perché buttare i soldi senza aver prima controllato chi davvero non ha pagato?

Interverremo in Consiglio per chiedere chiarimenti su tutto, anche perché mi arrivano segnalazioni che l’incidenza di multe già contestate sia altissima. Questo dimostra che c’è una buona fetta di popolazione che conserva tutto, ma quanti altri invece subiranno la beffa di aver pagato, e dover ripagare anche con le maggiorazioni dovute al presunto tardivo pagamento? In questi casi, la cifra iniziale quasi si triplica. Questa non è democrazia”.