L’Ulisse di Sperlonga in mostra a Forlì: è botta e risposta tra maggioranza e minoranza

17 dicembre 2019 | 15:00
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L’Ulisse di Sperlonga in mostra a Forlì: è botta e risposta tra maggioranza e minoranza

La nota statua dell’Ulisse è stata scelta per la mostra di Forlì, ma la maggioranza lamenta i tempi del prestito: 4 mesi sono troppi.

Sperlonga – Un nuovo caso è esploso a Sperlonga. La testa Ulisse, infatti, scultura tra le più pregiate custodite all’interno Museo archeologico del Borgo, sarà protagonista della mostra in programma nei Musei San Domenico di Forlì dal 15 febbraio al 21 giugno del 2020.

In teoria, una bella notizia che dovrebbe portare lustro alla perla del sud pontino… In pratica, sulla questione si è consumato l’ennesimo botta e risposta tra maggioranza e opposizione.

La maggioranza: “Chiediamo al Ministero di ridurre l’esposizione della statua a Forlì”

I primi a intervenire sul tema, sono stati proprio gli esponenti della maggioranza, attraverso l’assessore Stefano D’Arcangelo, che hanno fatto sapere di non essere affatto contrari ai prestiti o agli scambi di sculture tra Musei Archeologici, ma che, in primo luogo, avrebbero gradito “un minimo di condivisione territoriale” prima di dare l’annuncio alla stampa e, in secondo, la durata del previsto, di ben 4 mesi.

“Siamo contentissimi – si legge, infatti, nella nota diffusa da D’Arcangelo – che la nostra straordinaria scultura di Ulisse – ritrovata dai cittadini di Sperlonga nel 1957 – venga promossa e valorizzata in Italia e nel Mondo. Privare però, per oltre quattro mesi, il nostro Museo della sua principale e più attraente scultura artistica, in particolare nel periodo primaverile e di inizio della stagione estiva, in cui sono maggiori le visite degli studenti e dei viaggiatori specialmente stranieri, appare davvero sbagliato, dannoso e inaccettabile, sia dal punto di vista economico che turistico e culturale. Quattro mesi sono tantissimi per una mostra, sia pure importante!

Sarebbe altresì una vera beffa per il paese, per i tantissimi visitatori e studenti che vengono richiamati e attratti dal Museo di Sperlonga principalmente dal famosissimo Mito di Ulisse e della sua straordinaria Odissea.

Per queste ragioni di buon senso, chiediamo al Ministero dei Beni Culturali e al Polo Museale regionale di rivedere le proprie decisioni e di ridurre a due mesi l’esposizione della statua alla mostra di Forlì, alla quale intendiamo certamente anche partecipare attivamente e far rientrare, quindi, la nostra scultura di Ulisse nel Museo di Sperlonga nel mese di maggio (periodo appunto di maggiori visite, specialmente scolastiche) in cui, tra l’altro, il Comune di Sperlonga ha già programmato, con la dottoressa Marisa De Spagnolis, una grande e importante mostra-convegno internazionale incentrata proprio sull’incontro tra Ulisse e Circe, da realizzare in collaborazione con il Comune di San Felice Circeo che vede anche la straordinaria narrazione teatrale dell’attore Sebastiano Somma e dell’attrice e scrittrice Claudia Conte.

Ci auguriamo – prosegue la nota-, che questo nostro appello venga recepito, non come sterile polemica ma con sincero spirito di collaborazione dal Ministro Dario Franceschini e dalla Direttrice del Polo Museale del Lazio, nonché, Direttrice anche del Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga, dottoressa Edith Gabrielli.”

La minoranza: “Dalla maggioranza polemica sterile. La mostra darà lustro a Sperlonga”

Posizione diametralmente opposta è quella degli esponenti della minoranza del Borgo, che, in una nota hanno voluto sottolineare l’importanza della mostra e del lustro che ricadrà, poi, su Sperlonga.

La mostra è una bella notizia per il nostro paese ed è un importante riconoscimento del ruolo che le opere custodite nel museo archeologico di Sperlonga svolgono nel panorama storico e culturale.

Non è la prima volta – fanno sapere da “Sperlonga cambia” – che i reperti del nostro museo sono protagonisti di eventi di questo rilievo, ma l’importanza della mostra che si terrà a Forlì è dovuta al fatto che la famosa testa di Ulisse è stata scelta come immagine simbolo della mostra, intitolata “Ulisse, l’arte e il mito”, un evento che vede come sponsor diverse grandi aziende che operano anche fuori dai confini nazionali.

La Giunta Cusani evidentemente non ha compreso la portata e l’importanza dell’iniziativa e si è lanciata nella solita sterile polemica. È ormai una consuetudine consolidata di questa Amministrazione sollevare inutili polveroni per tentare di nascondere i propri fallimenti.

Pochi mesi fa- prosegue la nota -, c’è stata la polemica con il Comune di Itri per il progetto di valorizzazione della via Appia, che non vede coinvolto il nostro comune. In questi giorni, invece, è il Polo Museale del Lazio a essere vittima delle invettive lanciate dal solito assessore in cerca di visibilità.

L’amministrazione comunale ha avviato una campagna stampa contro la direzione del polo museale, prendendo spunto da ultimo proprio dall’invio della scultura di Ulisse alla mostra di Forlì, per lanciare accuse contro la gestione del museo.

In realtà, la notizia che la testa Ulisse sarà protagonista della mostra in programma nei Musei di San Domenico di Forlì è nota da diversi mesi. Le dichiarazioni di pochi giorni fa da parte di esponenti della Giunta Cusani appaiono quindi pretestuose e totalmente fuori luogo.”

E ancora: “Invece di lanciarsi in polemiche sterili e deleterie sui giornali e sui social, questa amministrazione dovrebbe essere orgogliosa del ruolo che viene riconosciuto al nostro museo e al nostro sito archeologico all’interno del panorama storico e culturale italiano e europeo.

La gestione del museo archeologico nazionale di Sperlonga e la promozione del patrimonio storico, artistico e culturale sono temi sui quali non sono ammesse polemiche o divisioni, e che devono essere trattati con la massima serietà, attraverso un dialogo costante e una proficua collaborazione da parte di tutti gli enti coinvolti.

Siamo certi che anche questa volta Ulisse tornerà a casa e che la mostra in programma a Forlì riconoscerà a Sperlonga il ruolo di protagonista che – conclude la nota-  le spetta di diritto.”

(Il Faro on line)